Sampnews24
·6 dicembre 2025
Crisi Sampdoria, Manfredi e Tey sempre più vicini al divorzio al termine della stagione: svelate le loro strategie

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La convivenza ai vertici della Sampdoria tra il presidente Matteo Manfredi, professionista della finanza internazionale e AD di Gestio Capital, e l’investitore singaporiano Joseph Tey, figura chiave nell’azionariato attraverso le sue iniezioni di capitale, è giunta al capolinea.

Come riportato da Il Secolo XIX, il “divorzio” è atteso a fine stagione, segnando un punto di non ritorno nelle divergenze gestionali e di visione tra i due soci.
Le frizioni tra l’imprenditore genovese e l’azionista di maggioranza si sono acuite, culminando con la mossa di Tey di creare una struttura gestionale parallela all’interno del club blucerchiato.
Questa strategia si basa sull’inserimento di uomini di sua fiducia, come il plenipotenziario Nathan Walker e il CEO sport Jesper Fredberg, quest’ultimo un dirigente molto discusso e difeso strenuamente dall’investitore asiatico. L’incontro milanese di due giorni fa (e non in Svizzera, ipotesi smentita) è servito a formalizzare la situazione, ma ha trovato un terreno comune: la permanenza in categoria è vitale per il futuro economico della società.
In vista della finestra di mercato di gennaio, la proprietà ha dato piena disponibilità economica per rinforzare la rosa e puntare con decisione alla salvezza. Il direttore sportivo Andrea Mancini e il CEO sport Fredberg hanno rassicurato i tifosi su un budget adeguato. Gennaio sarà il banco di prova: le parole si dovranno tradurre in fatti.
Intanto, ieri pomeriggio, il presidente Manfredi ha convocato nel suo ufficio a Milano il DS Mancini e Invernizzi, assenti giustificati all’allenamento al Mugnaini, per fare il punto della situazione. Mancini ha anche incontrato un agente, con una lista di obiettivi già pronta. Tuttavia, l’ultima parola e il via libera definitivo per le firme dei contratti nell’area sportiva spettano a Fredberg, membro del Consiglio di Amministrazione con deleghe specifiche.
Il nodo gordiano della separazione tra Tey e Manfredi risiede nella società lussemburghese Gestio Capital Structuring & Investment. Tey, pur essendo il principale finanziatore e azionista di maggioranza con le azioni di categoria “B”, si trova di fronte a Manfredi, che detiene le azioni “A”, quelle con diritto di voto.
Nei prossimi mesi, i due soci affronteranno l’”exit strategy” e non è da escludere che la controversia possa spostarsi sul piano legale, trattandosi anche di una questione prettamente finanziaria. A cascata, Gestio Capital Structuring controlla al 100% Blucerchiati spa, di cui Manfredi è amministratore unico, che a sua volta detiene il controllo della Sampdoria.
Infine, il Tribunale Federale Nazionale ha aggiornato al 26 gennaio l’udienza relativa al ricorso del Pisa contro la società doriana, concernente la mancata disputa di un’amichevole, legata al contratto di prestito del giocatore Beruatto.
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