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·26 agosto 2025
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·26 agosto 2025
È tornata la Serie A e lo ha fatto in grande stile. Sorprese, spettacolo e tanti episodi da discutere.
Dalle sorprese Como e Cremonese ai flop Milan e Lazio, passando per un Napoli che parte nel modo migliore.
E allora mettiamoci comodi e godiamoci il pagellone della prima giornata di Serie A 2025/26.
Una serata da protagonista indiscusso: Nico Paz ha illuminato la prima giornata di Serie A con la sua classe in campo, mentre dietro le quinte arrivavano anche offerte di mercato importanti (i 70 milioni offerti dagli Spurs e respinti al mittente).
Non poteva iniziare meglio il campionato del Como, che ha surclassato la Lazio, dominando il possesso e facendo vedere qualità tecnica da vendere: un'affermazione importante per una possibile outsider di questa stagione.
Ed è stato proprio l'argentino a illuminare la serata in riva al lago, con una punizione al bacio e soprattutto con il modo spettacolare con cui si è inventato l'assist per l'1-0 di Douvikas.
Prestazione debordante dell'Inter che apre il suo campionato con un 5-0 pesantissimo ai danni del Torino. In bella mostra Sučić e Barella, con due assist entusiasmanti.
La vera buona notizia è però il ritorno della ThuLa: era da gennaio che i due attaccanti nerazzurri non andavano a segno nella stessa partita, da marzo se teniamo conto anche della Champions League. Ed è andato a segno anche il neo-acquisto Bonny.
Insomma, segnali positivi alla prima di Chivu in campionato con l'Inter, soprattutto dopo una stagione in cui la produzione offensiva era stata in alcune fasi del campionato un problema.
Tra chi ha ripreso nel migliore dei modi non si può non annoverare il Napoli di Antonio Conte. I campioni uscenti centrano i tre punti e soprattutto si godono due gol importantissimi.
Il primo è quello di Scott McTominay, il grande protagonista della stagione partenopea dello scorso anno. A maggio aveva concluso segnando il gol scudetto, oggi mette a tabellino la prima rete del campionato.
Soprattutto però il Napoli si gode la classe di Kevin De Bruyne, il nuovo e tanto atteso arrivo dal Manchester City, che ha firmato il suo debutto italiano con una punizione stellare.
La grande sorpresa della prima giornata è sicuramente stata la Cremonese di Davide Nicola: doveva essere la vittima sacrificale della prima di campionato di Max Allegri sulla panchina del Milan, e invece ha rubato decisamente la scena.
Prima, con i muscoli di Baschirotto e il suo colpo di testa. Poi, con la spettacolare rovesciata di Bonazzoli, che da tifoso interista si è tolto la soddisfazione di segnare il gol della vita contro i rivali rossoneri e nel palcoscenico più ambito, quello di San Siro.
E, a proposito di San Siro, erano quasi 100 anni che non capitava di vedere i grigiorossi vincenti nella Scala del Calcio: era il 4 ottobre 1925.
Iniziare con una vittoria non era scontato, soprattutto contro una squadra competitiva contro il Bologna di Italiano. La prima di Gasperini sulla panchina della Roma è però andata oltre le aspettative.
La Roma ha stupito per intensità (con il Bologna messo alle strette per la prima mezzora) oltre che per intesa: aiuta il fatto che Ranieri abbia impostato un gioco in parte simile a quello di Gasperini, ma era lecito attendersi che le indicazioni del nuovo tecnico non sarebbero state assimilate così bene già alla prima di campionato.
Il guizzo di Luperto nel finale vanifica la rete di Mandragora ma regala un punto meritato al Cagliari. Un risultato giusto per quanto visto in campo: dopo il successo nei preliminari di Conference League, la Fiorentina di Pioli stecca l’esordio.
I numeri parlano chiaro: 6 tiri nello specchio del Cagliari contro uno, 7 a 2 conclusioni fuori. La squadra di Pisacane avrebbe meritato qualcosa in più dell’1-1 maturato nel finale.
Kean non è mai in partita, la viola non decolla: un inizio a rilento inaspettato per gli uomini di Pioli.
Un ritorno molto atteso, quello di Ciro Immobile nel campionato italiano. Con la curiosità di vedere se il Bologna, capace in passato di valorizzare campioni in chiusura di carriera come Baggio, Signori e Di Vaio, possa regalare al centravanti una nuova giovinezza.
Al momento la risposta è no: il quattro volte capocannoniere di Serie A ha dovuto alzare bandiera bianca dopo appena mezz'ora di gioco per una lesione muscolare e sarà costretto a stare lontano dai campi per almeno due mesi.
La manata a Lovik rischia di costare cara ad Andrea Cambiaso. Sul risultato praticamente acquisito, il laterale della Juventus commette un’ingenuità che uno come lui, autodefinitosi ‘leader’ dopo l’amichevole di Dortmund, deve evitare.
Cambiaso rischia di saltare il primo big match della stagione, uno Juventus-Inter che vale sempre tantissimo non solo ai fini della classifica, per una vera e propria ingenuità.
Un fallo di reazione che il calciatore bianconero doveva evitare e una lezione da imparare.
L'allievo supera il maestro? La Lazio di Sarri è stata decisamente surclassata dal gioco del Como di Fábregas, che da giocatore aveva vinto l'Europa League proprio agli ordini del tecnico toscano.
La Lazio è parsa decisamente in sofferenza e del bel gioco a cui ci aveva abituato Sarri non si è visto davvero granché. Colpa del blocco di mercato, di un avversario troppo più forte o semplicemente di una serata da dimenticare?
La debacle di San Siro si conclude con gli 'olè' ironici dei tifosi del Torino indirizzati alla propria squadra. Dopo i fischi all'esordio ufficiale in Coppa Italia contro il Modena, la squadra di Baroni viene bersagliata dai propri supporters giunti a Milano alla prima di campionato.
Difficile criticare l'atteggiamento dei tifosi, molto delusi per una prova senza appello dei granata. Partita mai in discussione, difesa che fa acqua da tutte le parti, la costruzione dal basso con errori da matita blu e una squadra mai pericolosa.
Confezionata una prestazione da dimenticare subito.
Decisamente negativo il fine settimana dei rossoneri: una sconfitta storica contro la Cremonese, sullo sfondo della contestazione dei tifosi e di un calciomercato concitato per via dell'affaire Boniface.
Difesa in bambola, centrocampo ancora da registrare e attacco poco ispirato. A risvegliare la serata solo la sfuriata di Jimenez (in negativo) e qualche lampo di classe di Luka Modrić all'esordio in Serie A (in positivo).
Si salva ben poco dalla serata di sabato, con Allegri già sulla graticola e con un'ultima settimana di mercato che dovrà essere capitalizzata al meglio per completare la rosa e ovviare al passo falso.
📸 Marco Luzzani - 2025 Getty Images