OneFootball
Saverio Grasselli·21 giugno 2022
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Saverio Grasselli·21 giugno 2022
Se Lukaku si è preso la scena almeno in Italia, non bisogna far passare sotto traccia altri profili meno conosciuti al grande pubblico dello Stivale.
È il caso dei vari Luka Jovic, Enzo Fernandez, Gonçalo Guedes e Dodo, possibili colpi che (se messi a referto) potrebbero rappresentare vere e proprie svolte per chi se li aggiudicherà la prossima stagione.
Luka Jovic in Italia per il rilancio, destinazione Fiorentina, e le cure di Italiano per tornare ai livelli mostrati ai tempi dell’Eintracht.
Già l’anno scorso il tecnico era riuscito a riportare Torreira ai suoi standard, nel caso in cui Commisso riuscisse a piazzare il colpo quest’anno, Italiano potrebbe avere tra le mani un potenziale crack e far scordare definitivamente Dusan Vlahovic.
Il problema, comunque, resta l’ingaggio che il centravanti percepisce attualmente al Real Madrid: 6 milioni, troppi per le casse viola. Con i Blancos resta ancora da capire con quale formula (probabile prestito biennale) potrebbe trasferirsi, ma lui (secondo La Gazzetta dello Sport) già apprezzerebbe Firenze.
Jovic rappresenterebbe più che una valida alternativa a Cabral: i Viola potrebbero spingersi fino a 3 milioni per l’ingaggio, gli altri dovrebbero arrivare dai galacticos (che nelle ultime ore lo hanno offerto anche al Besiktas).
Nove gol, 6 assist in 24 partite stagionali e una grande annata finora per Enzo Fernandez al River Plate, la migliore della sua carriera in termini realizzativi.
Non male per il centrocampista classe 2001: se ne sono accorti Maldini e Massara che, infatti, tengono in considerazione il suo nome per il mercato, ora che il PSG ha bussato alla porta di Renato Sanches e minacciandone l’arrivo al Milan.
Contratto in scadenza nel 2025 e profilo duttile (come piace a Pioli) per un centrocampo a due o tre, non è difficile vederlo spingersi fino alla trequarti e segnare col destro di precisione da fuori area.
I rossoneri potrebbero fargli fare il salto definitivo in Europa, dandogli una chance per la convocazione al Mondiale in Qatar con l’Argentina: il River vorrebbe tenerselo ancora stretto, ma nel caso arrivasse qualcuno a pagare i 25 milioni della clausola (spiega calciomercato.com) è da rimettere tutto in discussione. Occhio anche a Benfica e Wolverhampton.
Gonçalo Guedes non è un nome nuovo dalle parti di Roma, tanto che il procuratore Jorge Mendes (lo stesso di Mourinho) sta cercando di trovare l’incastro giusto tra giallorossi e Valencia.
L’ala portoghese ha già messo in chiaro, dal ritiro della Nazionale tempo fa, che nel caso in cui dovesse esserci una “situazione migliore” avrebbe “l’obbligo di prenderla in considerazione”.
La situazione, in questo caso, sarebbe proprio la Roma. Il club spagnolo, in caso di partenza, avrebbe bisogno di venderlo entro il 30 giugno per motivi di bilancio e su di lui (che vorrebbe essere allenato dall’idolo Mourinho) ci sono anche Wolverhampton e Siviglia.
Il cartellino viene sui 40 milioni, tanti, ma c’è fiducia per l’influenza che il procuratore Mendes potrebbe avere sul numero uno Peter Lim del Valencia, svela La Gazzetta dello Sport. Il prezzo potrebbe infatti scendere nel caso il Valencia accetti le contropartite, Darboe e Diawara (che a gennaio era già vicino al trasferimento).
Terzino brasiliano, classe 1998, per la Fiorentina, se tutto dovesse andare secondo le speranze. La Viola ha puntato Dodo dello Shakhtar Donetsk, dopo aver salutato Odriozola.
Commisso ha spinto la sua offerta oltre i 10 milioni, ma gli ucraini ne chiedono 15. Si continuerà a trattare per regalare al tecnico esplosività e corsa sulla fascia destra.
Il giocatore avrebbe già manifestato il suo gradimento per la Viola e il direttore sportivo dello Shakhtar, Darijo Srna, è segnalato a Firenze in vacanza.
Lui si ispira a Maicon e Cafu, ha esperienza europea (in Champions) che tornerebbe utile in Conference. Nell’ultimo anno, prima del conflitto russo-ucraino, alla fase offensiva (spinta e inserimenti, suo punto forte) è cresciuto anche tatticamente e in fase di ripiego grazie agli insegnamenti di De Zerbi.