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·2 febbraio 2025
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Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Grazie all’assurdità del calendario sfalsato, Roma-Napoli arriva 9 partite dopo Napoli-Roma che fu la prima di Claudio Ranieri alla sua terza apparizione sulla panchina giallorossa – e non dopo 19. Un bilancio, però, si può fare lo stesso. Contando anche la gara del San Paolo – finita 1-0 per i partenopei – la Roma ha vinto in campionato 5 partite, ne ha pareggiate 3 e perse 2. Diciassette punti. Solo tre squadre hanno fatto più punti della Roma dal 24 novembre in poi: 27 il Napoli, 25 l’Inter (con una partita in meno) e 21 l’Atalanta. In più, la Roma si è qualificata al playoff di Europa League con 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta e ai quarti di finale di Coppa Italia battendo la Sampdoria.
Il commento più banale che si può fare al lavoro di Ranieri è che ha riportato la normalità dentro Trigoria. Detta così sembra una cosa facile. Al contrario il calcio è pieno di allenatori-scienziati che tengono Hummels in panchina per far giocare Angelino difensore centrale. Con Ranieri, la Roma ha ritrovato le certezze ancor prima dei risultati. Ha fallito davvero due partite su 14 (in trasferta contro Como e AZ Alkmaar), ha segnato 26 gol e ne ha subiti 14. Soprattutto ha ricostruito il rapporto tra tifoseria e squadra che era evaporato dopo l’esonero di Daniele De Rossi alla quarta giornata di campionato.
La partita di stasera all’Olimpico è una prova di maturità perché finora la Roma di Ranieri ha battuto solo una volta una squadra che la precedeva in classifica: la Lazio, per 2-0, con gol di Pellegrini e Saelemaekers. Il problema è che il Napoli ha perso solo tre volte in tutto il campionato e in trasferta una volta sola: alla prima giornata, 0-3 a Verona. Da allora, 8 vittorie (5 consecutive) e 2 pareggi, 20 gol segnati e 5 subiti. Puro Antonio Conte style.