Inter News 24
·21 dicembre 2025
Di Lorenzo sfida l’Inter per il campionato: «Vincere resta un’emozione incredibile, puntiamo alla Supercoppa»

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Napoli pronto a giocarsi un altro trofeo e a farlo con la voce del suo capitano. Giovanni Di Lorenzo, terzino destro classe 1993 e leader dello spogliatoio azzurro, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sulla finale di Supercoppa contro il Bologna e sul momento vissuto dalla squadra di Antonio Conte, allenatore dei partenopei noto per il suo calcio intenso e organizzato.
Per Di Lorenzo, la Supercoppa rappresenta molto più di una semplice finale. È un’occasione per arricchire ulteriormente un percorso già ricco di successi e per rafforzare il legame con la storia del club.
Nel corso dell’intervista, il capitano azzurro ha richiamato inevitabilmente il paragone con Diego Armando Maradona, simbolo assoluto del club:«So che Maradona è stato l’unico capitano a vincere due scudetti e una Supercoppa. Lui è inarrivabile in tutto. Però il pensiero di riuscire anche io ad aggiungere una Supercoppa dopo due scudetti e la Coppa Italia ce l’ho. Sarebbe il mio quarto trofeo con il Napoli e spero di riuscirci. Vincere resta un’emozione incredibile, farlo da capitano ancor di più».
Parole che raccontano il senso di responsabilità di Di Lorenzo, diventato negli anni un punto di riferimento non solo tecnico ma anche caratteriale. La possibilità di alzare un altro trofeo da capitano è vissuta come un traguardo personale, ma soprattutto come un obiettivo collettivo.
Guardando alla sfida contro il Bologna, Di Lorenzo non nasconde le insidie della finale:«Affronteremo una squadra che ha entusiasmo e vuole continuare a fare la storia della società dopo aver vinto la Coppa Italia. Sarà una gara difficile».
Il capitano azzurro ha poi toccato un tema delicato, quello del rendimento lontano dal Maradona:«Il Bologna ci ha fatto passare un periodo particolare dopo l’ultima sconfitta. Puntiamo ad alzare la Supercoppa per noi e per i tifosi. Dobbiamo lavorare tanto per evitare questi blackout. Siamo in un periodo di difficoltà numerico, ma la squadra sta reagendo».
Infine, un passaggio chiave sul cosiddetto “mal di trasferta”:«È un’altra tematica di cui abbiamo parlato nello spogliatoio. Difficile trovare una spiegazione, non lo sappiamo nemmeno noi».
Parole sincere, che fotografano un Napoli consapevole dei propri limiti ma determinato a superarli. La Supercoppa diventa così non solo un obiettivo da conquistare, ma anche un banco di prova per dimostrare maturità, compattezza e fame di vittorie.









































