Di Maggio si presenta al Padova: «Felicissimo di essere qui, Barella il mio idolo. Su Chivu vi posso dire questo» | OneFootball

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·6 agosto 2025

Di Maggio si presenta al Padova: «Felicissimo di essere qui, Barella il mio idolo. Su Chivu vi posso dire questo»

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Di Maggio si presenta al Padova: «Felicissimo di essere qui, Barella il mio idolo. Su Chivu vi posso dire questo». Le sue parole

Giornata di presentazione ufficiale in casa Padova per Luca Di Maggio, centrocampista classe 2005 cresciuto nel vivaio dell’Inter e reduce dall’esperienza in prestito al Perugia. Il giovane ha raccontato di aver scelto il Padova per l’interesse concreto mostrato fin da subito e si è detto entusiasta del nuovo progetto.

Nel corso dell’incontro con la stampa, ha indicato in Nicolò Barella il suo punto di riferimento, tanto da scegliere il numero 23 in suo onore. Di Maggio ha anche ricordato l’importanza di Cristian Chivu, che lo ha allenato nella Primavera nerazzurra, sottolineando quanto sia stato determinante nella sua crescita tecnica e personale. Ha infine rivelato di aver preferito concentrarsi sul campionato durante la parentesi a Perugia, senza lasciarsi distrarre da eventuali voci sul futuro.


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IL PADOVA E BARELLA COME MODELLO – «Il Padova ha da subito mostrato interesse, ho dovuto aspettare l’ok dall’Inter per sposare questo progetto, sono felicissimo di essere qui. Era un’opportunità importante da cogliere, metto a disposizione della squadra tutte le mie qualità. Ho fatto tutta la trafila dell’Inter, quando sei in Primavera capita ogni tanto di allenarti con la squadra maggiore, è una bellissima esperienza con la quale misurarsi. Nicolò Barella è il mio punto di riferimento, lo reputo un giocatore completo, la prima cosa che mi impressiona la sua personalità, è un leader. Poi a livello tecnico non ha bisogno di presentazioni, penso sia il centrocampista italiano più forte che c’è. Con le molto dovute distanze, il sogno è diventare come lui. Ho preso la 23 in suo onore, oltre che per una questione estetica».

SU CHIVU – «Ho avuto Cristian Chivu come allenatore in Primavera, da lui ho appreso tanti aspetti sia per quel che riguarda il campo sia la vita di un giocatore. Durante la mia permanenza a Perugia ho chiesto ai miei agenti di non farmi sapere niente, volevo concentrarmi al 100% sul campionato senza avere troppe distrazioni».

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