Juventusnews24
·20 novembre 2025
Di Napoli lancia l’appello sull’Italia di Gattuso: «Mancare il Mondiale per la terza volta di fila non è possibile». Ecco cosa serve

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L’ex calciatore Arturo Di Napoli è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio, ospite di Maracanà, per commentare la crisi che attanaglia la Nazionale italiana e l’imminente spareggio Mondiale contro l’Irlanda del Nord. Di Napoli ha lanciato un appello al “buonsenso” dei club di Serie A per la causa azzurra.
Il tema centrale è la necessità di un mini-ritiro per Gennaro Gattuso. Di Napoli è stato categorico: mancare il Mondiale per la terza volta consecutiva “non è possibile” ed è “deleterio” per il movimento. Per questo, l’Italia deve “andarci” a tutti i costi.
Di Napoli ha risposto chiaramente alla domanda sul calendario. Ha smentito l’idea che la stanchezza possa essere un alibi per i giocatori in partite così decisive.
Di Napoli ha poi toccato il nervo scoperto del calcio italiano. La paura è “pazzesca”: ci stiamo rendendo conto che l’Italia si sta preoccupando di avversari come Irlanda del Nord e Galles, un sintomo che “il nostro calcio ci sta sfuggendo di mano”.
L’intervento di Di Napoli è una critica al sistema che antepone gli interessi di club alla causa nazionale. La Nazionale di Gattuso si trova in un limbo. Deve affrontare un avversario duro e, per farlo, ha bisogno di superare la resistenza delle società. Di Napoli ha sposato la tesi che un mini-ritiro è necessario. L’obiettivo deve unire tutti gli attori del calcio italiano, dalle Leghe ai singoli club, per non fallire la missione Mondiale 2026.
PAROLE – «Spostare la trentesima giornata per aiutare la Nazionale? Credo ci voglia del buonsenso. Mancare il Mondiale per la terza volta di fila non è possibile. La Nazionale deve andarci. Certo, se abbiamo paura dell’Irlanda del Nord, va tutto a farsi benedire. Dobbiamo credere in questi ragazzi, e tutti i club devono dare una mano. C’è una paura pazzesca ed è giusto averla, perché ci stiamo rendendo conto che ci stiamo preoccupando di Irlanda del Nord e Galles. Il nostro calcio ci sta sfuggendo di mano».









































