Dumfries Inter, l’olandese è una furia dopo il cambio! Il retroscena sulla sua uscita dal campo. Ecco cosa è successo | OneFootball

Dumfries Inter, l’olandese è una furia dopo il cambio contro la Cremonese! Il retroscena da bordocampo sulla sua uscita dal campo

Denzel Dumfries, esterno olandese dell’Inter, non ha preso bene la sua sostituzione durante il match contro la Cremonese. Al 2-0 per i nerazzurri, il tecnico Cristian Chivu ha deciso di sostituirlo, e la reazione del giocatore non è passata inosservata.

La reazione di Dumfries: un pugno sul pallone

Come rivelato dall’inviata di DAZN a bordocampo, Dumfries è apparso chiaramente contrariato al momento del cambio. Il giocatore ha tirato un pugno sul pallone con evidente frustrazione non appena ha visto il suo numero sulla lavagnetta. Un gesto che ha mostrato il disappunto dell’olandese per essere uscito dal campo in un momento delicato della partita.

Nessuna esultanza per i gol, e la panchina lo consola

Anche nei due gol realizzati dall’Inter durante il match, Dumfries non ha esultato, un chiaro segno di disappunto. Il giocatore ha continuato a scuotere la testa, visibilmente scontento della sua sostituzione. A consolarlo in panchina è stato il compagno di squadra Kolarov, che gli ha dato il cinque, cercando di tranquillizzarlo dopo il disguido.

La gestione di Dumfries: Chivu punta sulla competitività

Nonostante il disappunto del giocatore, la decisione di Chivu di sostituirlo potrebbe essere stata anche una scelta tattica. La competizione per il posto da titolare nel ruolo di esterno destro è alta e, sebbene il gesto di Dumfries dimostri la sua forte volontà di rimanere in campo, l’allenatore ha dovuto gestire le risorse in un match che sembrava ormai in controllo per i nerazzurri.

IL GESTO – «Dumfries piuttosto contrariato, ha tirato un pugno sul pallone quando ha visto il suo numero sulla lavagnetta. Lui anche nei due gol non ha esultato, era particolarmente in disappunto e ha continuato a scuotere la testa per il cambio. È andato Kolarov da lui a dargli il cinque in panchina».