Juventusnews24
·24 dicembre 2025
Elkann Juve, ieri la cena di Natale al J Museum: i tre segnali importanti mandati dalla proprietà a tutto l’ambiente. Cosa è successo

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Tra le teche scintillanti che custodiscono la storia gloriosa e i trofei centenari del club, ieri sera è andato in scena un momento cruciale per definire le strategie del presente e del futuro bianconero. La tradizionale cena di Natale, allestita nella suggestiva cornice del J Museum all’interno dell’Allianz Stadium, non è stata soltanto una piacevole occasione conviviale per lo scambio degli auguri tra i giocatori, le loro famiglie, lo staff tecnico e la dirigenza schierata al gran completo. È stata molto di più: un vero e proprio manifesto programmatico. Secondo l’attenta lettura fornita dall’edizione odierna di Tuttosport, la serata ha rappresentato l’occasione perfetta per la proprietà di lanciare tre segnali inequivocabili all’ambiente, tre pilastri su cui si fonda saldamente il binomio Elkann Juve.
Il primo messaggio è quello della vicinanza. La presenza fisica di John Elkann e dei vertici societari testimonia una proprietà che non intende essere un’entità finanziaria astratta o lontana, ma che è sempre più vicina alla squadra e alle dinamiche quotidiane dello spogliatoio, pronta a supportare Luciano Spalletti e i suoi ragazzi in ogni passo di questo percorso. Il secondo segnale è un imperativo sportivo che non ammette repliche: c’è la ferma volontà di spingere forte per accelerare la rinascita. Non c’è tempo per lunghi anni di transizione o per accontentarsi di piazzamenti onorevoli; la dirigenza chiede un cambio di passo immediato per tornare a competere per i vertici, sfruttando l’inerzia positiva delle ultime settimane per bruciare le tappe.
Infine, il terzo punto è quello più rumoroso sul fronte societario: la proprietà respinge qualsiasi offerta. In un periodo storico in cui si rincorrono voci su proposte d’acquisto miliardarie (come le recenti indiscrezioni su fondi o su Tether), la cena al Museum è servita a blindare il club verso l’esterno. La famiglia Agnelli-Elkann ribadisce con forza che la Juventus non è in vendita, rispedendo al mittente ogni tentativo di acquisizione. È una dichiarazione di intenti potente: il rilancio passa esclusivamente dalle loro mani. Tra un brindisi e l’altro, il patto per il 2026 è stato siglato: unità, ambizione sfrenata e stabilità societaria sono i veri regali sotto l’albero.









































