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Vincenzo Visco·24 dicembre 2025
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Vincenzo Visco·24 dicembre 2025
Con l’arrivo delle festività natalizie entriamo nel rettilineo finale dell’anno. È il momento dei bilanci, delle riflessioni e delle conclusioni che accompagnano la chiusura di un ciclo.
In questo articolo vi proponiamo quelle che, a nostro giudizio, sono state le migliori sorprese del 2025 in Serie A. Nei commenti diteci se siete d’accordo o, in alternativa, chi avreste inserito e al posto di chi.
Arrivato nel mercato invernale, Diao ha avuto un impatto semplicemente devastante sul rendimento e sull’economia del Como. Nelle diciassette partite della scorsa stagione ha messo a segno otto gol, praticamente uno ogni due gare: numeri da attaccante puro che ne hanno certificato la consacrazione.
Un percorso che, però, non è riuscito a proseguire sulla stessa linea a causa dei ripetuti infortuni che lo hanno frenato. In questo nuovo campionato poche presenze e nessuna rete, ma quanto mostrato in passato resta un biglietto da visita importante e continua ad alimentare le speranze del club in vista di un suo rientro a pieno regime.
Pescato dal Verona nel mercato sudamericano, Giovane ha conquistato non solo i tifosi scaligeri, ma l’intera Serie A. Il suo impatto è stato tale da alimentare già le voci di un possibile approdo in una big, sia nel prossimo mercato invernale che in quello estivo.
I numeri raccontano già molto: quattro assist, tre gol e soprattutto il primato per tiri in porta nel campionato, con 20 conclusioni nello specchio. Dati che certificano precisione, tecnica e personalità, ma anche un pizzico di sfortuna nel rapporto tra occasioni create e reti segnate. Il margine di crescita è ampio, ma il biglietto da visita è già più che convincente.
Chiunque abbia visto anche solo una partita del Cagliari o si sia informato sul giocatore, si sarà inevitabilmente chiesto: com’è possibile che l’Atalanta non abbia creduto subito in lui al punto da tenerlo in rosa? La scelta, però, è stata chiara fin dall’inizio: garantirgli spazio, continuità e fiducia. Tutti elementi che Marco Palestra, in Sardegna, sta trovando con regolarità.
In campo sta mostrando giocate pazzesche, una forza fisica impressionante e una qualità tecnica notevole. I numeri lo confermano: tra i difensori è primo in Serie A per dribbling riusciti, segnale evidente di un profilo moderno, esplosivo e destinato a crescere ancora, con le big che iniziano già a contenderselo.
Bonny rappresenta una di quelle scommesse vinte due volte. Prima a Parma, dove si è ritagliato un ruolo chiave nel percorso salvezza grazie a fisicità, lavoro sporco e gol pesanti, mostrando maturità ben oltre l’età. Poi all’Inter, dove il salto di livello non lo ha spaventato: pur partendo spesso da “riserva”, ha già lasciato il segno con 4 gol, tutti decisivi e arrivati in momenti che possono risultare chiave a termine della stagione.
Un rendimento che certifica la bontà dell’investimento nerazzurro e la fiducia riposta nel suo profilo. Bonny non è solo un’alternativa: è una risorsa affidabile, capace di incidere quando chiamato in causa e di contribuire in modo concreto all’ottimo cammino dell’Inter. Un percorso di crescita silenzioso, ma estremamente efficace.
Koné è diventato rapidamente un tassello fondamentale della Roma. Arrivato senza eccessivo clamore, si è imposto grazie a intensità, letture difensive e una continuità di rendimento che hanno dato equilibrio al centrocampo giallorosso. Recuperi, coperture preventive e capacità di reggere ritmi alti: il suo lavoro spesso non finisce nei titoli, ma pesa enormemente nell’economia della squadra.
Nel corso del 2025 ha fatto un salto di qualità incredibile, soprattutto col lavoro di Claudio Ranieri, abbinando alla solita aggressività anche una gestione più pulita del pallone. Manu Koné è diventato una certezza assoluta, oggetto del desiderio del mercato internazionale: uno di quei giocatori che fanno rendere meglio chi gli gioca accanto e che spiegano anche il perché la Roma abbia trovato maggiore solidità e continuità in questo anno.
📸 Alessandro Sabattini - 2025 Getty Images









































