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·27 ottobre 2024

Empoli, D’Aversa: ”Nella ripresa abbiamo smesso di giocare!”

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Al termine della partita pareggiata sul campo del Parma, il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa si è concesso ai microfoni di Dazn per commentare la prova dei suoi ragazzi.

L’Empoli continua ad incamerare risultati pesanti nel segno di una grande solidità difensiva: in nove partite, infatti, i toscani hanno subito solamente sei reti, ergendosi a squadra consistente e incisiva davanti. E’ proprio questo però l’altro lato della medaglia: la produzione offensiva della squadra non è sempre vivida e il dato dei gol fatti, sette, è il terzo peggiore del campionato. Nonostante ciò, la classifica recita: decimo posto, 11 punti, rassicurante +4 sulla zona retrocessione. Il pareggio conquistato contro il Parma è la quarta partita senza successo, e contiene tutto quello che i ragazzi di D’Aversa hanno mostrato finora: arcigni dietro, cinici davanti, ancora distratti in certe situazioni. Fattore che il tecnico ex Lecce ha commentato poco fa ai microfoni di Dazn.


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Empoli, le parole di D’Aversa

“Il pareggio? E’ un risultato giusto, la partita può essere divisa in due parti. Bene noi nel primo tempo, nel secondo abbiamo smesso di giocare e il Parma ci ha schiacciato nella nostra metà campo. Potevamo perderla in occasione del calcio di rigore. Va detto che alcuni giocatori non erano al top e hanno stretto i denti, il calo a lungo andare poteva essere messo in preventivo. Tuttavia è un risultato positivo e un pareggio che commentiamo con soddisfazione. Il rammarico è non aver concretizzato in avvio le occasioni create, è un nostro limite sul quale lavoriamo quotidianamente per migliorare. Anche col Napoli siamo andati all’intervallo con la prestazione, ma con un risultato in bilico.”

”E poi, quando subiamo gol, abbiamo 2-3 minuti di blackout che, a questi livelli, non ci possiamo permettere. Abbiamo rischiato di perdere una gara che per 45 minuti è stata in pieno controllo. Cercherò di capire dai ragazzi perchè abbiamo smesso di giocare nel secondo tempo, ma quando hai Viti che dà disponibilità dopo una settimana difficile e Ismajili che scende in campo con una maschera protettiva non puoi che vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma se la nostra mentalità viene meno, andiamo in difficoltà. A volte, paradossalmente, attaccare è il miglior modo per difendersi. Gruppo giovane? Vederli allenare durante la settimana è uno spettacolo e ci fa stare bene, poi in campo ci possono essere delle problematiche che superi soltanto dando loro spazio e possibilità di sbagliare”

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