ESCLUSIVA PSB – Barone (Sky): “D’Angelo ha reagito da signore, Stroppa ha imparato da Monza. Se Inzaghi va a Palermo…” | OneFootball

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·5 giugno 2025

ESCLUSIVA PSB – Barone (Sky): “D’Angelo ha reagito da signore, Stroppa ha imparato da Monza. Se Inzaghi va a Palermo…”

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La Serie B non ha ancora chiuso i battenti, ma negli ultimi giorni è arrivato il verdetto sulla terza squadra promossa in Serie A. Dopo Sassuolo e Pisa, ha conquistato la massima serie la Cremonese di Giovanni Stroppa. I grigiorossi hanno superato lo Spezia, battuto al “Picco” dopo il pareggio a reti bianche a Cremona. L’ultimo verdetto della Serie B 2024/25 riguarda i playout: Sampdoria e Salernitana dovrebbe giocare lo spareggio, mentre il Brescia avrebbe poche speranze di cambiare le carte in tavola con i ricorsi. Le Rondinelle si erano salvate sul campo all’ultima giornata battendo la Reggiana, ma alcune indagini degli enti competenti hanno riscontrato irregolarità nei conti della società di Massimo Cellino. La sfida è ancora aperta, mentre la Lega B ha ufficializzato le date dei playout: 15 giugno la gara di andata, 20 giugno il ritorno. Ma c’è anche un altro verdetto atteso in cadetteria: Pescara e Ternana si giocheranno sabato sera l’accesso alla Serie B (gli abruzzesi hanno vinto l’andata). La vincente del doppio scontro si unirà a Virtus Entella, Padova e Avellino tra le promosse in Serie B.

È intervenuto ai nostri microfoni Daniele Barone, giornalista e telecronista di Sky Sport. Barone ha tracciato un bilancio della Serie B appena trascorsa, soffermandosi sul percorso di alcune squadre. Poi la disamina sul caos playout che ha coinvolto Brescia e Sampdoria, evidenziando le speranze pressoché nulle delle Rondinelle di ripartire dalla B. Di seguito l’intervista integrale a Daniele Barone.


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Partiamo dall’ultima gara disputata: Spezia-Cremonese, finale playoff di ritorno. È un traguardo meritato per la Cremonese? Pensi che Stroppa possa guidare i grigiorossi anche in Serie A?

“Alla fine merita chi vince: la Cremonese ha giocato molto bene per 80 minuti a La Spezia. C’è stato qualche brivido nel finale, ma per 80 minuti è stata sicuramente migliore rispetto allo Spezia. Visto il percorso in campionato, lo Spezia deve rammaricarsi. Si è giocato il secondo posto con il Pisa, aveva chiuso il campionato in vantaggio sulla Cremonese e con la miglior difesa, il minor numero di sconfitte e un super attaccante come Pio Esposito. La Cremonese però ha trovato le motivazioni ai playoff dopo il brutto esordio a Castellammare, vincendo alla grandissima la gara di ritorno. Futuro Stroppa? Ha il contratto in scadenza, secondo me avrà una chiacchierata con la dirigenza. Andrà capito che squadra vuole allestire la società e quale programma vuole seguire Stroppa. Sono situazioni molto personali, alcuni preferiscono fare un ulteriore anno in B piuttosto che andare in Serie A, vedi Inzaghi. Dopo l’esperienza a Monza, credo che Stroppa qualcosa in più abbia imparato“.

Un altro specialista della Serie B è proprio Filippo Inzaghi. Ti aspettavi la separazione, ormai sempre più concreta? Palermo strafavorito con Inzaghi in panchina?

“In B di strafavorito non c’è nulla, ad agosto parti con delle certezze che dopo qualche mese non sono più tali. Anche il Sassuolo quest’anno all’inizio ha faticato, devi capire la categoria e abituarti a certe dinamiche. Il Palermo in questi anni ha accumulato un’esperienza importante e ha una proprietà che vuole tornare in Serie A. Poi se metti in panchina uno come Inzaghi, che sta diventando una garanzia a questi livelli, è chiaro che il Palermo devi considerarla una squadra in pole position per la promozione. Inzaghi conosce come pochi questo campionato, ne conosce le sfumature. Al Palermo può essere un binomio vincente o quantomeno competitivo per la promozione“.

Quest’anno lo Spezia poteva chiudere un cerchio, salendo in Serie A dopo la salvezza conquistata all’ultima giornata l’anno scorso. Peraltro proprio con Luca D’Angelo. Il tecnico ha perso la sua seconda finale playoff in quattro anni? Cosa ti ha trasmesso quando ci hai parlato nel post partita di Spezia-Cremonese?

“Io conosco Luca da molti anni, siamo di Pescara entrambi. L’ho conosciuto quando ero giovane giornalista, lui era un giovane difensore centrale. Intervistarlo dopo la finale era anche imbarazzante perché è un amico, quindi cercare di fare un’intervista in un momento di così grande amarezza non era facile. È stato veramente bravissimo anche nel post partita, è stato molto profondo, dicendo cose su come lui non riesca a vincere come altri allenatori. Ha parlato di come in questo sport alla fine devi accettare anche la sconfitta. Non si è aggrappato a nessun tipo di alibi, giustificazione. Ha accettato la sconfitta con dolore ma anche con un grande senso di equilibrio e di sportività. Mi ha colpito molto, ha colpito molto anche i miei colleghi che erano in studio, Marina Presello e Massimo Marianella. È stato molto bravo in questa analisi, dolorosa ma allo stesso tempo serena, con un po’ di tenerezza. È stato proprio un déjà vu totale, gli è andata ancora male. Lui era devastato ma ha reagito nella maniera più signorile possibile“.

La Serie B di quest’anno ha evidenziato la solidità delle quattro squadre neopromose: Cesena, Juve Stabia, Carrarese e Mantova hanno disputato un ottimo campionato, mantenendo la categoria e in alcuni casi centrando i playoff. Cosa si aspetta da quelle del prossimo anno?

“Non riesco a entrare nello specifico di ognuna perché dipende dai programmi tecnici di ognuno di questi club. La Serie B ci ha ribadito che esistono casi come la Juve Stabia, protagonista di un ottimo campionato, e Mantova, Cesena e Carrarese, in grado di salvarsi con tranquillità. In Serie B puoi far bene quando hai un progetto tecnico, supportato anche da un progetto societario solido. Basti vedere quello che è successo anche al Bari due anni fa o al Catanzaro l’anno scorso. Puoi arrivare dalla C senza smantellare, senza stravolgere, puoi riuscire a fare qualcosa di importante anche in Serie B. L’importante è quasi sempre la continuità tecnica, quindi l’allenatore. Lo avevano fatto anche Bari e Catanzaro con Mignani e Vivarini. Quest’anno soltanto il Cesena ha cambiato l’allenatore rispetto all’anno scorso e comunque ha fatto bene. Secondo me l’importante è avere un filo logico a livello tecnico, di impostazione e di programmi societari. È chiaramente più difficile quando invece retrocedi dalla Serie A. Il Sassuolo quest’anno ha fatto benissimo, ma Frosinone, Salernitana e Sampdoria… ti porti dietro scorie pesanti. La piazza è sempre con un po’ di malessere. Magari cambi l’allenatore, magari devi cambiare tanti giocatori perché gli ingaggi non ti li puoi più permettere. Devi fare tanti cambiamenti che provocano tanti scossoni, scendendo dalla Serie A non è così facile rinforzarsi subito. Dalla Serie C è un po’ più semplice invece”.

Veniamo al caos Brescia che ha coinvolto anche Sampdoria, Frosinone e Salernitana: prevedi un’estate in tribunale sulla falsa riga di ciò che avvenne due anni fa con il Lecco?

“Sono situazioni un po’ diverse e mi sembra che il quadro si sia già abbastanza delineato, nel senso che il Consiglio Federale ha già fissato la data del playout. C’è stata una sentenza di primo grado che ha penalizzato e quindi retrocesso il Brescia. Adesso Cellino ha chiaramente tutto il diritto di fare tutti i ricorsi che lui ritiene necessari, questo un po’ prolungherà i tempi. Però purtroppo le carte, quelle che contano, dicono che questi crediti di imposta utilizzati da Cellino non sono validi. Anche se lui dice di essere stato truffato, la realtà dei fatti è questa. Lui ha pagato con mezzi, con metodi, con denaro non buono. Questo, purtroppo per il Brescia, ha già scritto in qualche modo la sentenza. Il Brescia dovrà, ahimè, rassegnarsi a questa retrocessione che aveva conquistato sul campo. La regola è questa e quindi credo che così sarà. Salernitana e Sampdoria si giocheranno la salvezza, il Brescia dovrà ripartire dalla C con delle incognite legate a eventuali passaggi societari”.

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