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Diego D'Avanzo·11 giugno 2024
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Diego D'Avanzo·11 giugno 2024
Manca sempre meno all’inizio di Euro 2024 e come in ogni manifestazione importante certi giocatori dal buon potenziale hanno l’occasione di farsi vedere per la prima volta al grandissimo pubblico.
Vediamo i 5 giocatori che potrebbero stupire ma di cui si sta parlando troppo poco.
Ala destra classe 2003 del PSV, capacità di dribblare e crossare come pochi giocatori in Europa (statistiche alla mano), 13 gol e 10 assist in stagione. Quest’anno per Johan Bakyoko è stato quello della consacrazione in Olanda e in estate sarà una delle tante minacce offensive del Belgio.
Nell’ultima Eredivise si è creato 3.5 tiri per partita e completato 3.3 dribbling ogni 90 minuti: numeri da top europeo che sicuramente lo hanno già messo nella short-list di tante squadre. Questi Europei sono l’occasione definitiva per mettersi in luce dopo aver atteso pazientemente tra le riserve nella stagione ’22-23 in cui era chiuso da Madueke, Simons e Gakpo.
Ora è il momento di far aumentare il suo valore che si attesta già sui 45 milioni e sfruttare le occasioni che gli verranno date, vista la presenza di Trossard e Lukebakio sulla sua fascia nel Belgio.
Se la punta titolare della Germania è Fullkrug, il suo rincalzo (o compagno di un attacco a 2) con caratteristiche ben diverse è Maximilian Beier: classe 2002 dell’Hoffenheim che in questa stagione ha segnato 16 gol in 33 partite senza che nessuno se l’aspettasse, visto che un anno fa giocava in Zweite Bundesliga con l’Hannover.
Un fisico da 185 centimetri, slanciato, senza troppi muscoli e una grande velocità in progressione con un tiro potente. La migliore qualità di Beier però è quella di sapersi inserire negli spazi, spesso raccoglie spesso palla dalla sinistra e nonostante l’altezza agisce da seconda punta, come fatto quest’anno con Weghorst in un Hoffenheim che è arrivato al 7° posto.
Oltre al piede destro sa usare molto bene anche il sinistro e può offrire più opzioni a Nagelsmann che in rosa non ha nessun giocatore con le sue caratteristiche, nonostante disponga di calciatori più affermati e dal tasso tecnico più elevato. Questo Europeo è sicuramente un momento per farsi vedere e provare a consolidare quanto di buono ha mostrato in Germania.
Un’occasione ancora più grande può avercela nel Belgio il classe 2005 Arthur Vermeeren: centrocampista difensivo e di costruzione che ha vissuto una seconda parte di stagione difficile. Nella prima metà aveva impressionato con l’Anversa in Champions League per la tranquillità nella gestione della palla, l’aggressività e l’intelligenza tattica nonostante i soli 18 anni.
Qualità che hanno fatto spendere circa 25 milioni di euro a gennaio all’Atletico Madrid, da quel momento però Vermeeren ha giocato solo 160 minuti in Liga: una panchina costante che ha rischiato di farlo escludere dai convocati del Belgio che, però, lo ha confermato.
Nelle ultime amichevoli ha disputato per intero una delle due gare a sua disposizione e si giocherà il posto nei 2 di centrocampo di fianco a Onana, che dovrebbe essere il titolare irremovibile. La concorrenza è quella di Mangala e Vranckx nel suo ruolo, quindi Vermeeren dovrebbe trovare spazio.
Un attaccante che quest’anno nella Super Lig Turca sembra essere sbucato fuori dal nulla: il 2005 Semih Kilicsoy non aveva quasi mai messo piede in campo fino al 21 dicembre, poi si è preso la titolarità nel Besiktas come ala sinistra e punta mobile.
Nella sola seconda parte di stagione ha segnato 11 gol e fornito 3 assist: una rivelazione che non ha lasciato indifferente Montella e quindi la chiamata in Nazionale è stata quasi obbligata, non senza critiche vista la sua crescita così repentina.
178 centimetri di altezza, baricentro basso e grande forza fisica sia nelle gambe sia nella parte alta del corpo; riesce a dialogare con i compagni e anche a dribblare nello stretto. Il livello della Super Lig Turca non sarà altissimo ma anche nell’amichevole con l’Italia ha fatto vedere qualcosa di buono e, sicuramente, Euro 2024 è una vetrina importantissima per il suo prosieguo di carriera.
Una delle nuove stelle della Croazia è Martin Baturina: trequartista di 21 anni della Dinamo Zagabria che però dovrebbe agire nel duo di centrocampo della nazionale croata, dato che il posto di trequartista sembra preso da Kramaric.
Le sue qualità d’altronde si adattano a una posizione più arretrata ad alti livelli: Baturina è alto 172 centimetri, ha una grande accuratezza nei passaggi (99% di media) e viene spesso coinvolto all’inizio dell’azione e nel suo sviluppo. Non è propriamente un regista ma ha la grande capacità di ricevere il pallone, dribblare l’avversario nei primi metri e far progredire il gioco in modo pericoloso.
Baturina possiede anche l’89% di duelli difensivi vinti nonostante la stazza non lo aiuti in tal senso: il centrocampista classe 2003 eccelle nell’essere il “tramite” del gioco dal centrocampo all’attacco, senza però essere un assist-man oppure un goleador.
Lui prende il pallone, lo gestisce bene, supera l’avversario, guadagna molti metri e dà inizio a un’azione offensiva dal nulla. Se dovesse riuscirci anche all’Europeo, si confermerebbe tra i migliori talenti croati della nuova generazione.