Fabio Cannavaro: «Aspetto una PANCHINA in Italia, anche se il nostro è un CALCIO in CRISI. Cosa penso di Lautaro, Ancelotti, Gasperini, Theo e Leao. UDINESE fortissima, lo sapevo» | OneFootball

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·5 settembre 2024

Fabio Cannavaro: «Aspetto una PANCHINA in Italia, anche se il nostro è un CALCIO in CRISI. Cosa penso di Lautaro, Ancelotti, Gasperini, Theo e Leao. UDINESE fortissima, lo sapevo»

Immagine dell'articolo:Fabio Cannavaro: «Aspetto una PANCHINA in Italia, anche se il nostro è un CALCIO in CRISI. Cosa penso di Lautaro, Ancelotti, Gasperini, Theo e Leao. UDINESE fortissima, lo sapevo»

Fabio Cannavaro, Campione del Mondo nella stagione 2006, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione tra Pallone d’Oro e Scudetto

L’ultimo Pallone d’Oro italiano è lui, Fabio Cannavaro, nell’ormai lontano 2006. Il giorno dopo le nominations per il trofeo, l’azzurro mondiale ha parlato con La Gazzetta dello Sport.

NESSUN ITALIANO PER IL PALLONE D’ORO«Purtroppo no. Dopo un Europeo così me l’aspettavo. Anzi, è giusto. Ma finiamo di stracciarci le vesti ora: sono anni che non ci rendiamo conto della crisi che ci investe. Semplicemente, dobbiamo tornare a fare le cose che ci facevano vincere».


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LAUTARO«Lautaro non si discute, è una ricchezza dell’Inter, ha vinto lo scudetto e la Coppa America. Non tradisce mai, anche in nazionale fa sempre la differenza. E poi segna, si sacrifica, ma soprattutto ha fame. Mi auguro che l’Inter e la Serie A non lo perdano mai. Quando ti chiedi chi dei nostri giocherebbe nel Real o nel City, dici Lautaro e forse nessun altro…»

ANCELOTTI E GASPERINI IN NOMINATION«Due tecnici bravissimi e concreti che non perdono tempo a inventare cose strane».

INTER FAVORITA PER LO SCUDETTO«Sicuramente la favorita, perché non ha cambiato niente. Le altre sono tutte cantieri. Certo non mi aspettavo un Milan così, ma il calcio d’agosto illude. É chiaro che c’è confusione: sei gol presi allo stesso modo, sarà il caso di lavorarci su, no?».

THEO E LEAO – «Mi pare che se ne parli troppo, nascondendo così i veri problemi. Erano appena entrati, non avevano sete. Se l’allenatore aveva bisogno di parlare con loro li avrebbe chiamati».

COSA FA«Sto a casa, seguo il calcio, vedo l’Udinese che fa benissimo come avevo previsto perché è forte. Ho avuto proposte dalla Nigeria, da club iraniani, ma fino a dicembre voglio aspettare l’Italia o, almeno, l’Europa. Poi, in caso, tornerò a viaggiare»

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