DirettaFanta
·26 settembre 2025
Fiorentina, Pioli in conferenza stampa: “Dispiace per Lamptey. Identità della squadra? Non manca tanto”

In partnership with
Yahoo sportsDirettaFanta
·26 settembre 2025
Stefano Pioli ha presentato la sfida di domenica tra Fiorentina e Pisa: ecco le parole del tecnico ex Milan.
La Fiorentina è chiamata ad una forte reazione dopo il pessimo avvio di stagione. I toscani hanno collezionato solamente 2 punti nelle prime quattro partite, subendo sconfitte cocenti contro Napoli e Como, entrambe in casa. Stefano Pioli ed i suoi ragazzi sono obbligati a vincere il derby di domenica pomeriggio contro il Pisa, sfida tutt’altro che banale. Ecco le parole dell’ex allenatore del Milan in conferenza stampa.
Come sta Lamptey dopo l’infortunio? “Le manovre in campo e poi anche fatte mercoledì erano negative, poi con gli esami si è scoperto che il legamento non teneva e si è arrivati all’operazione. Mi dispiace, si era inserito molto bene con belle caratteristiche per noi. E’ dispiaciuto, ma tranquillo”.
Qual è il suo stato d’animo? C’è qualcosa che le ha dato fastidio e qualcosa che le ha dato forza? “Sto bene ma non posso essere contento dei risultati e del fatto che non abbiamo ancora vinto una partita. Sono concentrato per dare le migliori indicazioni alla squadra. Conosciamo l’importanza della prossima partita e che il nostro inizio non è quello che volevamo. 70 giorni fa eravamo qua con sogni e ambizioni e questi devono esserci ancora, ma serve tanto lavoro e tanto sacrificio e onestamente è ciò che sto vedendo nella squadra”.
Quando si è presentato ha parlato di voler vedere un’identità di squadra… “Ho le mie idee e cerco di trasmetterle ai giocatori, che poi sono loro che vanno in campo. Non manca tanto secondo me, ma è la differenza che passa fra il vincere e il perdere. Abbiamo forzato un po’, è normale che mi aspetto dei miglioramenti in tante situazioni”.
Ha dato spazio a tanti giocatori fin qui… “Scelgo sempre per quello che vedo in allenamento e in partita, poi sono le prestazioni dei giocatori che determinano. Le scelte le faccio io, ma dipendono sempre dalle prestazioni dei ragazzi”.
Come stanno aiutando la squadra leader come De Gea e Gosens? “Loro sono sempre sul pezzo, sempre disponibili, mettono tutto quello che hanno per aiutarci a fare il meglio”.
Tanti singoli stanno rendendo al di sotto del proprio livello? “E’ una giusta valutazione. La crescita della squadra deve passare dalla crescita dei singoli. Dobbiamo crescere come situazioni di gioco e collettivo, ma se ogni singolo riesce a performare meglio sale automaticamente anche il livello della squadra”.
Kean rende meglio da solista? “Io oggi alla squadra ho detto che il periodo di rodaggio è finito. Le idee e i principi di gioco oramai devono essere chiari. Poi si cerca di fare troppa differenza fra i moduli, perché non cambia molto e le idee sono chiare. Un allenatore sceglie in base alle situazioni: Moise non è un problema, può fare bene da solo e può fare bene in coppia. La priorità è manovrare meglio, di costruire di più e di salire meglio insieme. Mi aspetto di trovare soluzioni diverse rispetto a quelle viste fin qui”.
Dodo può fare l’esterno alto? E Comuzzo il laterale basso? “Ci possono stare entrambe, per me dipende sempre dall’avversario”.
Fiorentina-Como può essere la scintilla come fu la sconfitta per il suo Milan per 5-0 contro l’Atalanta? “Ci sono troppe differenze. Quella era l’ultima partita prima della sosta, poi arrivarono tre giocatori come Ibra, Saelemaekers e Kjaer. Abbiamo provato delle cose e abbiamo lavorato, il calcio è attenzione e sacrificio oltre alla tecnica. Domenica il combattere, le seconde palle, saranno importanti. Io sono sempre per il giocare bene, ma ci sono partite anche di questo tipo”.
Live