FiorentinaUno
·14 dicembre 2025
Fiorentina-Verona: invertire la rotta in campionato e confermare i piccoli segnali di crescita

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·14 dicembre 2025

La Fiorentina oggi torna in campo al Franchi per sfidare il Verona. Assisteremo al confronto tra la penultima e l’ultima della classe con i viola obbligati a fare risultato ma senza illudersi che il successo europeo di giovedì sia la svolta della stagione. La squadra pur presentando notevoli problemi ha una carta in più da giocarsi rispetto alle avversarie per la lotta salvezza.
Il Corriere Fiorentino in edicola questa mattina analizza a poche ore dal fischio d’inizio la partita tra Fiorentina e Verona. Una partita tra “disperati” come sottolinea il quotidiano, tra due squadre che fin qui sono state capaci di raccogliere solo 9 e 6 punti. Serve un inversione di tendenza brutale, senza pensare che la vittoria contro la Dinamo Kiev sia un segnale di guarigione netto. Oggi servirà dare continuità alle piccole cose buone intraviste in Conference ma non va dimenticato che appena una settimana fa il Verona batteva l’Atalanta 3-1 mentre i viola si incartavano su se stessi contro il Sassuolo. Il problema maggiore riguarda il centrocampo ma in attacco nessuna delle squadre che lottano per la salvezza ha la qualità della Fiorentina.

Fiorentina contro il Verona per invertire la rotta in campionato (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball
Come sottolinea il quotidiano dicembre per la Fiorentina è il mese della verità ed è iniziato molto male col ko contro il Sassuolo. Serve invertire la rotta a partire da oggi, ma i miglioramenti visti in Conference per il campionato non sono sufficienti. Il problema più grave di questa squadra a livello tattico risiede nel centrocampo. Fagioli prima e Nicolussi Caviglia poi non danno certezze in cabina di regia e dovrà essere bravo Vanoli a cambiare qualcosa, anche se non è semplice.

Kean la speranza salvezza della Fiorentina (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball
La speranza della Fiorentina per la salvezza è Moise Kean. Se guardiamo gli organici delle squadre che lottano per salvarsi nessuna ha la qualità che hanno i viola davanti. L’attaccante della nazionale ha bisogno di ritrovarsi. Deve essere più cattivo sottoporta e più lucido. Poi ci sono altri segnali di crescita visti giovedì da confermare. Da Dodò ad una maggior attenzione difensiva fino a Gudmundsson, decisivo appena tre giorni fa e che oggi dovrebbe rivedere il campo dal primo minuto.









































