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Vincenzo Visco·22 giugno 2023
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Vincenzo Visco·22 giugno 2023
Per la fase a gironi di questo Europeo U21 non sono previsti VAR e goal line techology. Ecco, se ci fossero stati, l’esito di Francia-Italia sarebbe stato diverso.
Tantissime le proteste degli azzurrini nei confronti dell’arbitro per i tre episodi che vi stiamo per raccontare e che hanno deciso in maniera seria e concreta la partita.
Il primo avviene al minuto 53 di Francia-Italia, col match sull’1-1. Gli uomini di Nicolato si lamentano subito per un fallo di mano di un difensore avversario, in particolare di Kalulu.
Il rossonero, che aveva servito l’assist al gol fenomenale di Kalimuendo (qui per vederlo), prende nettamente col braccio il tentativo di colpo di testa di Pirola sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
L’arbitro non assegna il calcio di rigore: se ci fosse stato il VAR avrebbe segnalato l’errore e probabilmente portato all’assegnazione del penalty. Ma siamo solo all’inizio della serie di errori.
Il secondo al minuto 62. La Francia si riporta di nuovo avanti con Barcola, che approfitta di una grave ingenuità di Udogie per battere Carnesecchi. Ma l’azione è viziata da un fallo evidentissimo sulla linea di centrocampo.
Il francese, infatti, interviene in maniera davvero ruvida su Okoli, con la gamba molto alta che colpisce il piede del difensore dell’Atalanta, che finisce subito a terra.
Anche in questo caso l’arbitro ha lasciato correre su un evidente fallo, che andava fischiato subito e avrebbe evitato agli azzurrini di subire il gol.
Nel finale, però, finalmente avviene il terzo, ancor più clamoroso. Bellanova di testa impatta la palla, finisce sul palo e si indirizza in rete, ma il difensore francese la spinge fuori. Gli azzurrini protestano subito, e le immagini confermano la sensazione: la sfera aveva varcato la linea e, dunque, è gol.
Nicolato, nel post match, ha sentenziato subito: “Faccio fatica a parlare della partita oggi, Abbiamo perso contro una nazionale forte che ha sicuramente meritato. Ma onestamente la gestione degli episodi ci ha visto un po’ sfortunati“.
E siamo d’accordo con lui: dopo anni dall’introduzione, in una competizione UEFA così importante, l’assenza delle tecnologie non è grave, ma di più.