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·25 ottobre 2025
🎙️ Gasperini: “Dybala deve incidere di più. Serve una svolta”

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·25 ottobre 2025

Il tecnico della Roma, Giampiero Gasperini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Sassuolo.
Questo quanto riportato da fantacalcio.it:
“La squadra deve migliorare sia tecnicamente che tatticamente. La priorità assoluta è questa. Inoltre bisogna risolvere il problema attacco, lo si fa lavorando sodo e cercando soluzioni. Voglio che il reparto offensivo lavori come quello difensivo, dunque smarcamenti, posizioni, chiamare la palla, scatti in profondità. Abbiamo recuperato tutti, Dybala sta bene e sta rientrando anche Bailey. Serve una svolta”.
“La parola ‘mosci’ non esiste, la parola ‘sottovalutazione dell’avversario’ in questa squadra non esiste, perché questo gruppo non lo merita. E ci tengo a ribadirlo: non lo merita. Questo gruppo, sì, possiamo dire che a volte ha dei limiti, e possiamo accettarlo, perché capita di commettere degli errori e dobbiamo saperli accettare. Ma sotto il profilo comportamentale è un gruppo molto forte, molto sano, e da quel punto di vista non si giustificano mai le sconfitte. L’atteggiamento non sarà mai sbagliato, e non dovrà mai esserlo. Perché, se lo fosse, allora sì che sarebbe un problema. Dybala sta bene, può giocare. Anche lui deve incidere di più, perché quando è in condizione ha dimostrato di poter determinare. Lo voglio più dentro l’area, penso che un giocatore come lui è in grado di incidere non solo quando segna o quando fa assist, ma anche come si muove in campo”.
“Ferguson ha giocato 7 partite in campionato e 3 in coppa, quindi 10 in totale, e ha partecipato a 9: l’unica che non ha giocato è stata quella di Firenze. Le cose di cui si parla non sono legate al campo, su tutto il resto si può dire o contare ciò che si vuole. Lui ha sempre dato dimostrazione in campo di voler dare delle risposte, anche se in questo momento le risposte non sono state positive, in modo abbastanza evidente. Se devo dire la verità, ieri per la prima volta in questa stagione ho visto da parte sua un allenamento giusto. È un ragazzo di 21 anni che non arriva da campionati straordinari, viene da un contesto in cui non ha quasi mai giocato, e in questo periodo ha giocato più che in tutta la scorsa stagione. Probabilmente, in un altro campionato, in un altro Paese, in un’altra dimensione, ragazzi così giovani possono attraversare periodi molto bassi di rendimento. Però bisogna sempre essere pronti a dargli fiducia e ad aspettare che abbiano una reazione. Se poi mi chiedete delle spiegazioni, non si può sempre spiegare tutto: si aspetta, si lavora, si fa, e le risposte devono arrivare dal campo, non da altro”.
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