Roma, le parole di Gasperini in vista del Sassuolo: “Bisogna aumentare l’efficacia! Dybala sta bene e può giocare” | OneFootball

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·26 ottobre 2025

Roma, le parole di Gasperini in vista del Sassuolo: “Bisogna aumentare l’efficacia! Dybala sta bene e può giocare”

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Alla vigilia del match delle ore 15:00 contro il Sassuolo, Gian Piero Gasperini ha parlato ai canali ufficiali della Roma in conferenza stampa. Ecco come si è posto nei confronti dei suoi giocatori.

Roma, Gasperini: ” Dybala? Non mi erano piaciute le sue dichiarazioni, ma si è chiarito! Ferguson ha bisogno di tempo”

Il tecnico giallorosso si è espresso così riguardo l’approccio delle ultime gare: “A volte ci sono dei periodi così, altre volte invece andavamo in vantaggio noi. Però, prendendo ad esempio la partita di Firenze, siamo riusciti a ribaltarla. Devo dire che, restando a queste ultime due gare, abbiamo preso davvero due brutti gol. Però, soprattutto con l’Inter, abbiamo avuto tutta la reazione che dovevamo avere. Non siamo stati molto fortunati. L’altra sera dovevamo probabilmente fare di più, anche se la reazione della squadra c’è stata e si è vista chiaramente. Come già con l’Inter, abbiamo disputato un secondo tempo sicuramente positivo, a dimostrazione del fatto che sul piano atletico stiamo meglio”.


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Su Dybala: “Se mi hanno dato fastidio le sue dichiarazioni? Sì, anche perché non la ritenevo assolutamente vere e giuste. Poi dopo si è chiarito insieme a tutti gli altri ragazzi parlando nello spogliatoio. A volte, soprattutto a fine partita, le parole magari non sono quelle che vogliono realmente rappresentare ciò che si intende dire. Però era abbastanza chiaro il senso del discorso. Dybala sta bene, può giocare. Per quello che vedo io, lui ha una buona resistenza, una buona tenuta, come tutti i giocatori di livello. L’unico problema è che stia bene, che non abbia problemi fisici. Quando sta bene, anche sul piano tecnico non ha difficoltà. Anche lui deve cominciare a presidiare l’area, a fare gol, a fare assist: queste sono le cose importanti, perché lui è un attaccante, non serve che giochi a centrocampo, come fanno i centrocampisti. È un giocatore che può partire anche da più lontano, magari nel disimpegno o nella fase di reazione, però è essenzialmente un attaccante. È un giocatore che vale tanto quando fa gol, quando serve assist, quando crea pericoli, quando attacca la porta, quando tira in porta. E adesso sta bene, sta molto bene, e questa è una cosa che mi fa ben sperare”.

Su Ferguson: “Se devo dire la verità, ieri per la prima volta in questa stagione ho visto da parte sua un allenamento giusto. È un ragazzo di 21 anni che non arriva da campionati straordinari, viene da un contesto in cui non ha quasi mai giocato, e in questo periodo ha giocato più che in tutta la scorsa stagione. Probabilmente, in un altro campionato, in un altro Paese, in un’altra dimensione, ragazzi così giovani possono attraversare periodi molto bassi di rendimento. Però bisogna sempre essere pronti a dargli fiducia e ad aspettare che abbiano una reazione. Se poi mi chiedete delle spiegazioni, non si può sempre spiegare tutto: si aspetta, si lavora, si fa, e le risposte devono arrivare dal campo, non da altro. Sul fatto di giocare con o senza un centravanti, io non interpreto il calcio pensando che il numero nove debba essere per forza alto o grosso: si può giocare in tanti modi. L’importante è trovare l’efficacia”.

Sulla difesa: “In tanti cambiamenti bisogna considerare che stiamo giocando tante partite, una dietro l’altra, e alla fine chi ha realmente giocato? Ziolkowski ha fatto mezz’ora l’altra sera e qualche minuto nel finale con l’Inter. Ma stiamo giocando ogni tre giorni, e quando fai un cambio in difesa è già tanto. Per il resto ho sempre schierato Çelik, Hermoso, Mancini, Ndicka. Stiamo giocando da parecchie partite, quindi ogni tanto bisogna spezzare, far rifiatare qualcuno. Wesley ha giocato a sinistra contro l’Inter molto bene, così come Çelik dall’altra parte. Tutti questi cambiamenti di ruolo li ha gestiti, ha fatto l’esterno sia a destra che a sinistra: è un destro che ha giocato a sinistra, come spesso accade. Wesley ha disputato due ottime partite, sia l’altra sera che contro l’Inter. L’unica cosa che conta, e che va valutata, è proprio questa. Anche giocando ogni tre giorni puoi cambiare qualcosa, ma non sempre puoi rivoluzionare la squadra”.

Sui fischi: “Un giocatore, finché indossa la maglia della Roma, va sostenuto. Da parte mia è così. I fischi e gli applausi sono riferiti alle prestazioni, ma da parte mia va sostenuto comunque. Ho sempre spinto chiunque, ho sempre portato avanti chiunque. Un giocatore qui deve saper reagire dopo una prestazione negativa e continuare a lavorare quando le cose vanno bene. L’obiettivo è sempre e solo quello di crescere e di migliorarci. Siamo ancora in una fase iniziale e credo che, rispetto ad altre squadre, in questo momento abbiamo buoni margini per fare qualcosa di meglio. È un campionato difficile, quindi possiamo solo migliorare”.

Raffaele Morra

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