Giaccherini elogia Chivu: «Bonny ed Esposito decisivi, l’Inter raccoglie i frutti del suo lavoro» | OneFootball

Giaccherini ha parlato del lavoro svolto da Chivu con i nerazzurri in questo avvio di stagione: le parole dell’ex bianconero

Negli studi di DAZN, Emanuele Giaccherini ha analizzato il momento positivo dell’Inter e ha voluto sottolineare i meriti di Cristian Chivu nella gestione del gruppo, in particolare dei giovani attaccanti Ange-Yoan Bonny e Pio Esposito, protagonisti di un avvio di stagione sorprendente e di una super performance contro la Roma.

«Non è facile entrare e cambiare la partita»

L’ex centrocampista della Nazionale ha rimarcato come entrambi i giocatori stiano rispondendo al meglio alle opportunità concesse dal tecnico rumeno. «Non è semplice entrare a venti minuti dalla fine ed essere subito determinante», ha osservato Giaccherini, evidenziando la maturità con cui Bonny ed Esposito si sono calati nei meccanismi della squadra.

I due giovani attaccanti hanno saputo sfruttare al meglio i minuti concessi, risultando spesso decisivi nei finali di gara e guadagnandosi la fiducia dell’allenatore. Un esempio emblematico è la partita dell’Olimpico contro la Roma, dove Bonny ha firmato il gol vittoria ed Esposito ha gestito con intelligenza i palloni nei minuti conclusivi.

Chivu e la gestione del gruppo

Giaccherini ha elogiato anche la capacità di Chivu di leggere le partite e di valorizzare tutti gli elementi della rosa: «Credo che il tecnico sia stato bravo nelle sue scelte: ci sono le dinamiche societarie, ma conta soprattutto l’occhio dell’allenatore, quello che vede ogni giorno in allenamento».

Il commentatore ha poi sottolineato come le statistiche diano pienamente ragione al tecnico: i numeri di Bonny ed Esposito, in termini di gol e impatto sulle gare, rappresentano una risorsa fondamentale per un’Inter che continua a crescere in convinzione e risultati.

«Lautaro è uscito al 60’ e la squadra non ha perso equilibrio. Questo dimostra quanto Chivu sia riuscito a creare un gruppo unito, dove tutti si sentono parte del progetto».