Juventusnews24
·19 ottobre 2025
Greggio critica la Juventus dopo Como: «Sbaglia anche Tudor, però ha dei cambi imbarazzanti». Poi parla così dell’ultimo mercato estivo

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Una sconfitta che brucia, una prestazione imbarazzante che scatena la rabbia e la delusione dei tifosi più noti. Dopo il clamoroso 2-0 subito dalla Juventus sul campo del Como, anche Ezio Greggio ha affidato al suo account X (ex Twitter) un commento durissimo, una critica feroce che non risparmia nessuno, dalla società ai giocatori, fino alle scelte estive.
L’analisi del noto conduttore e tifoso bianconero è un grido di dolore e di frustrazione. Per lui, il problema principale di questa Juventus è strutturale: «Non abbiamo più una squadra come una volta con calciatori di primo livello». Una mancanza di qualità diffusa che rende difficile il lavoro di Igor Tudor. «È dura per Tudor mettere in campo una formazione della Juventus che stia in piedi», ammette Greggio, pur riconoscendo che anche l’allenatore «qualche valutazione la sbaglia». Ma la colpa principale non è sua: «è lampante che in panchina ha dei cambi spesso imbarazzanti».
La critica si sposta poi sui singoli reparti e giocatori. La difesa, orfana del suo leader, è allo sbando: «Senza Bremer dietro siamo degli sbandati». E le alternative non convincono: «Non si può andare in campo sempre con 2 o 3 uomini in meno: Kalulu è una sicurezza… che non marca l’uomo in difesa e prendiamo goal, non è il primo». Bocciatura totale anche per Teun Koopmeiners, definito «spaesato» con un’ironica richiesta: «dategli un gps». Non si salva neanche Lloyd Kelly, reo di un «tocco dimenticabile» che ha quasi regalato un gol agli avversari. Su Jonathan David, un laconico «boh» che la dice lunga sulla sua prestazione.
L’affondo finale è sulla campagna acquisti: «abbiamo rifatto una campagna acquisti di mezze tacche fingendo siano campioni». Un’accusa pesantissima alla dirigenza. Secondo Greggio, la rosa attuale conta «1 fuoriclasse» (il riferimento implicito è a Yildiz) e solo «7 o 8 giocatori della Juve che sono da Juve», troppo pochi per competere ai massimi livelli.
La conclusione è un misto di disperazione e ironia, con un appello ai santi protettori di Torino, San Giovanni Battista e l’Avvocato Giovanni Agnelli, affinché proteggano la squadra. Il tutto, però, si chiude con l’immancabile atto di fede: «Comunque… #forzajuve ora e sempre». Una critica feroce, ma dettata da un amore sconfinato per i colori bianconeri.
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