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·15 aprile 2019
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·15 aprile 2019
di Simone Balocco –
Con la vittoria dell’Alessandria sabato sera al “Piola”, si sono conclusi i derby piemontesi per il Novara Calcio in questa regular season 2018-2019 del girone A di Serie C. A decidere l’incontro, l’attaccante grigio (in maglia rossa) Santini al 67′. Prestazione gagliarda degli ospiti (non irresistibili dal punto di vista tecnico), prestazione negativa degli azzurri che con il ko contro i “cugini” del Piemonte orientale sono incappati nella loro ottava sconfitta stagionale, la sesta tra le mura amiche, la terza consecutiva.
Novara ora nono in classifica quando mancano tre partite al termine della stagione (Olbia e Pisa fuori casa, Robur Siena al “Piola”) dopo di che inizieranno i play off. Play off a oggi non ancora conquistati matematicamente dalla squadra di Beppe Sannino. Erano anni che nella terza serie nazionale non si vedevano così tante squadre piemontesi: bisogna tornare al campionato di Serie C2 1983/1984 quando al via ve ne erano sette squadre, ripartite però su due gironi. A livello di squadre partecipanti al campionato di Serie C, il Piemonte occupa il terzo posto con l’Emilia Romagna. Le due regioni ad avere più squadre nella terza serie nazionale sono Toscana e Lombardia, con sette e sei squadre ciascuna.
Facciamo il resoconto ora di come si sono comportati Cacia e compagni contro le altre squadre corregionali, in rigoroso ordine alfabetico.
Alessandria (1-1; 0-1) – Il derby con i grigi è un classico dei derby piemontesi, tanto che le due squadre fanno parte del celebre Quadrilatero del calcio. Il derby fra le due squadra è tornato questa stagione dopo quattro anni, con la squadra grigia sempre alla ricerca della disperata promozione in Serie B, campionato che sulle rive del Tanaro manca dalla stagione 1974/1975. Il derby di andata si era giocato mercoledì 12 dicembre e aveva visto un pareggio: 1-1 con vantaggio casalingo di de Luca e pareggio a tre minuti dalla fine di Eusepi per il Novara. Nel primo tempo, il Novara aveva sbagliato un calcio di rigore con lo stesso Eusepi con la palla che si era stampata sul palo al minuto 6 del primo tempo. Al ritorno è bastato il gol di Santini al minuto 67 per permettere all’Alessandria di battere il Novara in casa: era dalla stagione 2001/2002 (Serie C2) che la squadra grigia non superava gli azzurri fuori casa. In ombra l’attesissimo ex Pablo Andrés Gonzalez: per lui il cambio due minuti prima che Santini segnasse il gol vittoria.
Cuneo (0-0; 1-3) – Il Cuneo di mister Scazzola (ex Pro Vercelli) è stata una delle squadre più indigeste di questa stagione per il Novara: 0-0 al “Paschiero”, 1-3 al “Piola”. E se nel match di ritorno fosse finita 1-5 (o anche 1-6) nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare. La partita contro la squadra dell’ex ds azzurro Sergio Borgo è il punto più basso (insieme alla sconfitta contro l’Alessandria) della gestione Sannino, al pari con le sconfitte interne contro Pro Patria e Albissola nelle prime due partite casalinghe della stagione contro due squadre lo scorso campionato militanti in Serie D. Il match di andata, giocato domenica 18 novembre, aveva visto la squadra allora allenata da William Viali non riuscire a gonfiare la rete contro una squadra tecnicamente più debole, ma con molta più fame. Era la 9a giornata, il campionato per il Novara era iniziato più tardi (dalla 4a giornata) rispetto all’avversaria e la squadra non girava, facendo una fatica bestiale a concludere verso le porte avversarie. Il match del ritorno, giocato in un caldo pomeriggio di fine inverno, sabato 16 marzo, ha visto il Novara sprofondare sotto i colpi dell’ex Kanis e di Emmauso: 0-2 alla fine del primo tempo, 0-3 al minuto 63 con la prima rete in campionato del millennials azzurro Matteo Stoppa che ha segnato il gol della bandiera a due minuti dalla fine del tempo regolamentare. La squadra azzurra era uscita tra i fischi, con i tifosi della Curva Nord che avevano lasciato il loro spazio a centro curva da diversi minuti. Quella partita ebbe degli strascichi perché il martedì successivo si era dimesso il direttore sportivo Carlalberto Ludi e al suo posto era arrivato Claudio Borghetti, responsabile del settore giovanile azzurro. Il Novara era parso irriconoscibile, abulico e sotto condizione contro una squadra di praticamente Under 25 senza esperienza e con la spada di Damocle della possibile esclusione del campionato, visto che il Cuneo a oggi è penultimo in classifica con 24 punti. La squadra biancorossa però ha sul groppone ben 21 punti di penalizzazione per colpa di gravissimi problemi societari che si protraggono da inizio campionato. Se non avesse la zavorra della penalità, i rosso-bianchi cuneesi avrebbe 45 punti e sarebbero decimi, ad un punto soltanto dal Novara.
Gozzano (0-0; 0-0) – Il Gozzano è stata la vera sorpresa, per il Novara. Il 6 maggio 2018, la squadra cusiana ha vinto il campionato di Serie D meritandosi la promozione, per la prima volta nella sua storia, nel campionato di Serie C, diventando la quinta squadra della provincia a giocarci (erano novaresi allora, ma ora sono nel VCO, il Verbania, l’Omegna e la JuveDomo). Tutti i tifosi del Novara volevano evitare di giocare contro i cusiani, ma per fare questo, il Novara sarebbe dovuto restare in Serie B. Cosa che non accadde perché il 18 maggio, perdendo l’ultima partita del torneo in casa contro la Virtus Entella, i ragazzi allora allenati da Domenico di Carlo retrocedettero direttamente in Serie C. Al momento del sorteggio dei campionati, si scoprì che il match di andata tra le due squadre si sarebbe disputato in viale Kennedy, mentre il ritorno in riva al Lago d’Orta. Il match di andata si giocò il 25 novembre e vide un brillante Gozzano fermare un Novara davvero in difficoltà: basti pensare che nel primo tempo i rossoblu di mister Soda ebbero due nitidissime occasioni per segnare, ma sbagliarono clamorosamente. Il Novara uscì ancora tra i fischi, mentre il Gozzano si prese l’applauso dei suoi 500 tifosi assiepati nel settore ospiti dello stadio di viale Kennedy. Il match di ritorno si è giocato sabato 23 marzo ed è finito 0-0. La partita è stata disputata al “Piola” di Vercelli perché lo stadio del Gozzano, il “d’Albertas”, non ha avuto l’agibilità per la Serie C e la squadra gozzanese ha sempre giocato le partita casalinghe a Vercelli (tranne la prima di campionato contro la Virtus Entella che ha giocato a Novara perché la Pro avrebbe dovuto giocare anche lei tra le mura amiche).
Si sperava che lo stadio di Gozzano potesse essere in grado di ospitare la prima partita “effettivamente” casalinga di Emiliano e compagni. Il “nuovo” “d’Albertas” difficilmente sarà inaugurato in questa stagione e lo sarà dalla prossima con buone possibilità che il Gozzano, ora quindicesimo, rimanga ancora in Serie C. Il match di Vercelli ha visto un Novara più propositivo rispetto al match del turno precedente contro il Cuneo, ma la vittoria esterna è stata rimandata di altre due settimane. In più, come se non bastasse, Buzzegoli, nella ripresa, si è visto parare un calcio di rigore dall’ottimo Casadei.
La partita del “derby dell’Agogna” è stata giocata davanti a circa mille spettatori, con un centinaio di tifosi azzurri situati nel settore ospiti. Al match hanno preso parte, sugli spalti dei “padroni di casa”, una decina di tifosi della Pro Vercelli accorsi a dare “voce” ai tifosi gozzanesi contro i rivali azzurri nonostante la loro squadre stesse giocando in contemporanea al “Moccagatta” di Alessandria contro la Juventus Under 23.
Juventus Under 23 (1-1; 1-1) – Come il Gozzano, anche la Juventus Under23 (o Juve B) è stata la sorpresa del girone A di Serie C. Non tanto per il girone in sé, ma a livello nazionale in quanto questa Juve è stata la prima squadra “B” a giocare in un campionato nazionale. Avrebbero dovuto seguirla altre squadre, ma alla fine l’unica è stata lei. La Juventus B, allenata da Mauro Zironelli, ha tenuto a battesimo il Novara di questa stagione in campionato, in quanto Novara-Juventus Under 23 ha sancito, domenica 30 settembre, la prima partita di campionato del Novara targato Viali. Era la quarta giornata e Chiosa e compagni giocarono la loro prima partita di campionato in quanto le precedenti tre (contro Pontedera, Albissola e Arzachena) erano state rinviate per la questione “ripescaggi” che ha visto coinvolti fino ad inizio novembre il Novara e altre sette squadre di Serie C (Pro Vercelli, Virtus Entella, Robur Siena, Ternana, Viterbese Castrense e Catania). La sera del 30 settembre , la Juve B si presentava con 270 minuti nelle gambe e soli tre punti in classifica.
Pronti via e il Novara passò in vantaggio: tiro dalla distanza di Sciaudone, del Favero devia a fatica, palla che arriva a Cattaneo che crossa. Cacia, lasciato libero, si esibisce in una “sforbiciata” che non lasciò spazio al giovane portiere bianconero. Erano passati 27 secondi dal fischio iniziale. Al 18′ la Juve B pareggiò: fallo di Chiosa in area su un giocatore bianconero. Dal dischetto, Bunino non lasciò scampo a di Gregorio. La partita si chiuse sul punteggio di 1-1 e non entusiasmò particolarmente i tifosi. Il ritorno si giocò domenica 27 gennaio ad Alessandria, perché la Juventus B non gioca a Torino ma al “Moccagatta”. In uno stadio alessandrino deserto se non per lo spicchio di tifosi novaresi al seguito in Curva Sud, passò in vantaggio la Juve B con un bel gol del centrocampista cipriota Kastanos minuto 43 del primo tempo. A pareggiare, ci pensò Cacia al minuto 66 su rigore. Anche quella partita non entusiasmò nessuno. Un trend che riguardava sia la squadra novarese sia la squadra torinese.
Pro Vercelli (1-1; 2-1) – A chiudere la rassegna dei derby piemontesi stagionali del Novara, il match con la Pro Vercelli. Le due squadre, protagoniste di un’estate molto “intensa” per via del discorso “ripescaggi”, erano retrocesse la scorsa stagione direttamente in Serie C. Il match di andata si giocò al “Piola” di via Massaua sabato 3 novembre e terminò sul punteggio di 1-1 con le reti, entrambe segnate su calcio di rigore, di Gladestony e Cacia. Per il numero 21 del Novara, rete numero 150 tra i professionisti. La partita di ritorno, disputata sabato 2 marzo al “Piola” di viale Kennedy, è stata molto emozionante e a visto dopo tanti mesi uno stadio novarese gremito per ospitare la partita più importante della stagione per le due squadre. In casa Novara ci fu tanta attesa perché quella fu la prima “panchina” per l’allora nuovo mister azzurro, Giuseppe Sannino, subentrato il 19 febbraio all’esonerato William Viali.
Il Novara passò in vantaggio già al nono minuto con l’autogol del capitano bicciolano, Carlo Mammarella, che spinse (involontariamente) la palla in rete sul tiro verso Nobile di Nardi. Per i primi 30 minuti furo un monologo azzurro, poi venne fuori la grinta della squadra di mister Grieco. La ripresa vide al minuto 32 il pareggio vercellese: mischia in area e gol di Crescenzi che dopo la rete, siglata sotto la curva dei padroni di casa, si fece la spola dall’altra parte del campo per prendersi l’abbraccio dei suoi tifosi posizionati nella curva opposta. La partita è stata intensa e combattuta fino alla fine, quando al 93′ venne fischiato un calcio di rigore al Novara: Zappa, di gran carriera in area, entrò in contatto con un difensore vercellese e l’arbitro Vigile non esitò a dare il penalty.
Dal dischetto, come all’andata, lo specialista: Daniele Cacia. Il capitano azzurro calciò a sinistra, Nobile intuì ma non ci arrivò. Vantaggio del Novara al 94′ e dopo pochi secondi, l’arbitro decretò la fine dell’incontro. Come nel derby del 16 ottobre 2016, il derby delle risaie è stato deciso al 94′: allora ci aveva pensato Emmanuello con un gran gol di destro che andò direttamente “nel sette” senza che da Costa poté fare nulla. Questa volta invece al 94′ vinse il Novara, tra la gioia ed il tripudio dei suoi tifosi che tornavano a vincere il “derby delle risaie” in casa dopo sette anni.
Totale 1 vittoria 7 pareggi 2 sconfitte 7 gol realizzati 9 gol subiti Top scorer: Daniele Cacia (4 reti)