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·29 ottobre 2025

I Paesi che incassano di più dalla cessione dei talenti: Francia al top, Italia lontana

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Quali sono i Paesi che hanno incassato di più dalla vendita dei propri talenti all’estero? Il CIES Football Observatory, nella sua ultima analisi, ha stilato una lista dei 50 Paesi al mondo i cui club hanno generato i maggiori ricavi negli ultimi dieci anni dal trasferimento internazionale di giocatori formati nel Paese (inclusi bonus e percentuali di rivendita).

Considerando questo periodo di tempo, che va dal 2016 al 2025, la Francia è nettamente in testa con 3,98 miliardi di euro, una media di quasi 400 milioni di euro all’anno. Non a caso il Paese transalpino è considerato uno di quelli che dà vita ai migliori talenti, come dimostrano anche le potenzialità della Nazionale di casa.


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A questa cifra contribuisce anche il fatto che la Ligue 1 – fatta eccezione per i Campioni d’Europa del PSG – sia considerato un campionato di passaggio e non una meta finale nella carriera di un calciatore. Sulla base di questo status quo, è probabile che siano favorite le cessioni all’estero anziché la permanenza nei club che prendono parte al torneo.

Nei dieci anni considerati dall’analisi, i club di altri due Paesi hanno generato oltre 2 miliardi di euro dai trasferimenti internazionali di giocatori formati localmente: il Brasile (2,60 miliardi di euro) e la Spagna (2,24 miliardi di euro). I ricavi hanno superato il miliardo di euro anche in altri sei Paesi: cinque europei (Portogallo, Paesi Bassi, Inghilterra, Germania e Italia) e l’Argentina.

Cessioni più costose per Paesi – Francia davanti a tutti

Di seguito, la classifica dei Paesi sulla base dei ricavi generati dai club dalla cessione internazionale di calciatori formati localmente:

  • Francia – 3.976 milioni di euro 
  • Brasile – 2.604 milioni di euro 
  • Spagna – 2.242 milioni di euro 
  • Portogallo – 1.987 milioni di euro 
  • Olanda – 1.633 milioni di euro 
  • Inghilterra – 1.601 milioni di euro 
  • Argentina – 1.555 milioni di euro 
  • Germania – 1.483 milioni di euro 
  • Italia – 1.044 milioni di euro 
  • Belgio – 847 milioni di euro 
  • Danimarca – 570 milioni di euro 
  • Croazia – 484 milioni di euro 
  • Svizzera – 371 milioni di euro 
  • Austria – 349 milioni di euro 
  • Ucraina – 339 milioni di euro 

Come si può notare, l’Italia è distantissima dalle prime posizioni, ma lo stacco è netto anche con chi la precede come Germania e Argentina. Tra gli affari che hanno contribuito ad alzare la cifra per il nostro Paese ci sono le cessioni più recenti di Retegui all’Al-Qadsiah (68,5 milioni di euro), di Tonali al Newcastle (58,9 milioni di euro) e – nel 2018 – di Jorginho al Chelsea (57 milioni di euro).

Guardando alle caratteristiche dei calciatori, i trasferimenti di giocatori di 20 anni o meno rappresentano quasi un terzo dei ricavi totali. Tra le prime 20 nazioni, questa percentuale è particolarmente elevata per la Serbia (64,7%), il Brasile (50,1%), la Danimarca (48,4%), la Svezia (47,9%) e il Belgio (43,8%). Questi dati riflettono il trasferimento internazionale precoce dei giocatori formati in questi Paesi.

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