Zerocinquantuno
·10 novembre 2025
Il Bologna è una macchina perfetta dove anche un esordiente può dare il meglio di sé. E la Curva Andrea Costa va considerata un esempio, non certo punita

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·10 novembre 2025

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Bologna-Napoli 2-0: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.
La consapevolezza del proprio valore – Quando fai una partita come quella che il Bologna ha giocato contro il Brann, non importa se hai avuto pochi giorni per rifiatare, perché l’autostima è alle stelle. Ieri abbiamo visto una prestazione sull’onda di quella che i rossoblù avevano offerto giovedì scorso, i singoli che erano stati protagonisti in coppa si sono riconfermati e anche chi non era sceso in campo ha ben figurato. Conte di solito trova sempre qualcosa a cui appigliarsi per cui giustificare le sconfitte, e il fatto che stavolta abbia ammesso la netta superiorità dei rossoblù dà l’idea della prova offerta e della dimensione raggiunta da questa squadra.
Il meccanismo perfetto – Il Bologna ha fatto sembrare tutto talmente semplice, specie nella ripresa, che non si sono notate alcune criticità oggettive, come l’assenza di Freuler o l’immediato infortunio di Skorupski che è andato a sommarsi a quello accusato nei giorni precedenti da Ravaglia. Pessina è entrato con grande tranquillità e fin da subito i compagni l’hanno coinvolto nel gioco coi piedi come se non fosse un diciassettenne al suo esordio tra i professionisti. Oggi il BFC è questo: un meccanismo perfetto in cui chiunque può inserirsi e dare il meglio di sé.
Il lungo elenco di prestazioni meritorie – Rowe e Bernardeschi sono in crescita, Dallinga non stava giocando granché bene ma poi si è riscattato con un gol bellissimo e pesantissimo. C’è solo l’imbarazzo della scelta, comunque, se ci si vuole concentrare sulle ottime prestazioni dei singoli. Lucumí è stato ancora il migliore, Holm ha fatto un’altra gara enorme, Ferguson ha di nuovo spiccato per intelligenza calcistica. Sulla sinistra hanno brillato sia Miranda che Cambiaghi, col primo che si sta riscattando dopo un inizio di campionato difficoltoso e il secondo che si conferma abilissimo a spaccare le partite. Mi piace concludere la panoramica ritornando su Pessina: questo ragazzo merita un plauso speciale per la personalità con cui è entrato e la tranquillità che ha dimostrato. Chissà, magari il Bologna ha scoperto di avere in casa un altro portiere di prospettiva e sicura affidabilità come lo è Ravaglia.
La Curva Andrea Costa costretta al silenzio – La curva del Bologna si distingue da sempre per calore e civiltà e andrebbe solamente presa ad esempio. La coreografia organizzata per la sfida interna di Europa League contro il Brann è stata meravigliosa, e la misura punitiva della Questura che ha vietato striscioni, bandiere, tamburi e lanciacori risulta sproporzionata per non dire ingiusta. Abbiamo visto durante il periodo del COVID quanto sia triste uno stadio senza gente e senza tifo, e ieri l’Andrea Costa spogliata praticamente di tutto ce l’ha rammentato. Bisogna reprimere i singoli delinquenti, quando si riscontrano reati e infrazioni gravi, non un intero gruppo di persone che ogni settimana fa sacrifici per la propria squadra del cuore e rappresenta la parte più bella e vera del calcio: a loro va tutta la mia solidarietà.









































