Calcio e Finanza
·27 agosto 2025
Il Kairat Almaty fa la storia: così la Champions arriva a un passo dalla Cina

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·27 agosto 2025
I preliminari di UEFA Champions League, che decreteranno stasera le ultime squadre qualificate al girone unico a 36 squadre della stagione 2025/26, hanno già regalato grandissime sorprese. Infatti, nella serata di ieri hanno centrato la prima storica qualificazione nella massima competizione europea per club i norvegesi del Bodo Glimt, i ciprioti del Pafos e i kazaki del Kairat Almaty.
Se le prime due squadre sono abbastanza conosciute in Europa per via dei propri trascorsi in Europa League e Conference, dove hanno incrociato più di una volta anche le formazioni italiane, i kazaki del Kairat Almaty sono una vera e propria cenerentola europea, capace di eliminare il ben più quotato e storico Celtic ai calci di rigore, dopo un doppio 0-0 fra la gara di andata e quella di ritorno.
Mai andati oltre ai turni preliminari delle coppe europee, compresa anche la Coppa UEFA, il Kairat Almaty è campione kazako e vincitrice a febbraio della Supercoppa nazionale. Infatti, il campionato kazako, che conta 14 squadre si gioca ad anno solare, con l’edizione 2025 che è arrivata alla 14esima giornata e vede il Kairat in piena corsa per centrare il secondo titolo consecutivo.
Inoltre, il Kairat Almaty è la squadra di calcio più antica e prestigiosa del Kazakistan. Fondato nel 1954 con il nome di Lokomotiv Alma-Ata, il club rappresentava inizialmente la società ferroviaria locale. Poco dopo assunse il nome di Urozhay e, dal 1956, quello definitivo di Kairat, termine che in kazako significa “forza” o “coraggio”.
A destare ancora maggiore curiosità sulla squadra qualificata in Champions è la posizione geografica. Kairat infatti si trova all’estremo confine sud-orientale del Kazakistan, a un passo dal confine con il Kirghizistan a sud e a quello della Cina a est. Quindi chi affronterà il Kairat, che sarà inserito naturalmente nella quarta e ultima fascia del sorteggio, dovrà recarsi proprio ai limiti della federazione calcistica europea.
Scorrendo la storia del Kairat Almaty, che come detto è stato fondato circa 70 anni fa, bisogna sottolineare l’epoca sovietica, in cui il Kairat fu la squadra di punta del Kazakistan. Partecipò a lungo al campionato sovietico, diventando la prima e unica formazione kazaka a militare stabilmente nella massima serie della USSR Top League, dove rimase per oltre 20 stagioni. Il club non conquistò mai il titolo, ma si distinse come simbolo calcistico della repubblica, ottenendo risultati dignitosi contro le grandi squadre sovietiche come Dinamo Kiev, Spartak Mosca e CSKA Mosca. Un momento storico fu il 7º posto nel campionato 1986, miglior piazzamento nella Top League sovietica.
Con il crollo dell’URSS e l’indipendenza del Kazakistan nel 1991, il Kairat entrò nel nuovo campionato nazionale. Vinse la prima edizione della Premier League kazaka nel 1992, confermandosi subito come squadra di riferimento. Da allora ha conquistato più volte il titolo nazionale (1992, 2004, 2020, 2024) e numerose Coppe del Kazakistan, diventando il club con il maggior numero di trofei interni.
I primi passi nelle competizioni europee sono stati fatti negli ultimi due decenni, quando il Kairat Almaty ha preso parte alle qualificazioni di Champions League ed Europa League, ottenendo alcuni successi di prestigio, tra cui la vittoria contro l’AZ Alkmaar e l’ottimo percorso nell’Europa League 2015-16, dove arrivò fino agli spareggi.
Lo stadio di casa del Kairat è il Central Stadium di Almaty, con una capienza di oltre 23.000 spettatori. I suoi colori tradizionali sono il giallo e nero, simbolo di energia e determinazione. È la squadra più amata e seguita del paese, con una tifoseria storica che ne ha fatto un vero punto di riferimento per il calcio kazako, che ora punta a farsi un nome anche in Europa, e forse ce l’ha già fatta.