Il ManUTD rifiuta oltre 11 milioni: no ad Amazon per un documentario | OneFootball

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·8 luglio 2025

Il ManUTD rifiuta oltre 11 milioni: no ad Amazon per un documentario

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Il Manchester United si è ritirato dal tavolo delle trattative con Amazon Prime Video in merito alla realizzazione di un documentario prodotto tramite i video raccolti dalla troupe grazie a un accesso totale dietro le quinte di questa stagione che è pronta a partire.

Secondo quanto riporta il britannico The Athletic, la società inglese ha deciso di non procedere con i dialoghi dopo aver concluso che la squadra avrebbe potuto essere distratta da tutta questa attenzione anche in ambienti che la maggior parte degli allenatori considera sacri proprio per la loro riservatezza.


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Le trattative, iniziate verso la fine della scorsa stagione, erano arrivate anche a un punto abbastanza avanzato con le parti che sono arrivate a parlare di cifre. Infatti, Amazon aveva messo sul piatto ben 10 milioni di sterline, che al cambio attuale equivalgono a 11,6 milioni di euro.

Si sarebbe trattata, visto che a quanto pare non c’è margine per una riapertura delle trattative, della cifra più alta mai pagata da Amazon per il suo solito format sportivo “All or Nothing”, che nel recente passato ha visto protagoniste Arsenal, Manchester City e Tottenham e anche la Juventus.

Tornando alle motivazioni relative all’interruzione delle trattative, sembrerebbe che sia stato proprio il tecnico Ruben Amorim, confermato nonostante la sconfitta in finale di Europa League contro il Tottenham che ha decretato l’esclusione da tutte le competizione europee dei Red Devils per il 2025/26, a esprimere un sentimento di disagio in previsione dell’ingresso delle telecamere di Amazon nelle dinamiche della sua squadra.

Ma, a quanto filtra, questa non è stata l’unica motivazione. Infatti, la trattativa è naufragata anche per questioni legati allo stesso accordo commerciale, mentre sussistevano dubbi relativi anche alle tempistiche visto l’avvicinarsi degli impegni di preparazione alla stagione, che sarebbero comunque stati al centro del documentario.

La proposta die seguire tale documentario era stata proposta ad Amorim sul finire della scorsa stagione e, dopo il parere negativo del tecnico portoghese, anche il Comitato Esecutivo ha optato per la fine delle trattative, tra l’altro con una votazione unanime. Ciò nonostante alcuni membri della dirigenza dei Red Devils, fra cui il CEO Omar Berrada e diversi esponenti di Ineos, la società di proprietà di Sir Jim Ratcliffe, diventato socio di minoranza a dicembre 2023, ma che ha assunto pieni poteri sia nell’area sportiva che amministrativa ed economica.

Il piano di ristrutturazione del debito da parte dello United, che si aggira ormai sopra gli 800 milioni di euro con Ratcliffe costretto a dare il via a una serie di tagli alle spese (personale incluso), non potrà contare quindi su una nuova risorsa economica proveniente proprio da Amazon che sarebbero state conteggiate in quelle da sponsorizzazioni, che hanno subito una contrazione, dovuta anche al mancato annuncio di un nuovo sponsor per le divise d’allenamento dopo la fine dell’accordo con la piattaforma blockchain Tezos. Inoltre, anche la catena alberghiera Marriott non ha rinnovato la sua partnership.

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