Calcio e Finanza
·22 novembre 2025
Il Real Madrid e la svolta storica: i soci decidono se aprire la porta agli investitori

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·22 novembre 2025

Domani mattina il Real Madrid potrebbe vivere una giornata storica. Il presidente Florentino Pérez è atteso all’assemblea annuale dei soci, durante la quale presenterà aggiornamenti sul suo ambizioso progetto: aprire per la prima volta il capitale del club a investitori esterni.
Da oltre un anno Pérez lavora all’idea di trasformare il Real Madrid – oggi un’associazione senza scopo di lucro controllata da circa 100 mila soci – in una società con azionisti finanziari. I dettagli operativi, tuttavia, restano ancora pochi e non mancano gli ostacoli.
Secondo Bloomberg, il principale freno riguarda il possibile impatto fiscale. Come ente senza fini di lucro, il Real – alla stregua di Barcellona e Athletic Club – non può distribuire dividendi né ricevere aumenti di capitale, finanziando le proprie attività esclusivamente con la gestione interna. Trasformarlo in società comporterebbe per ogni socio plusvalenze tassabili al momento della ricezione della propria quota.
Pérez stima che nel 2024 la valutazione del club possa arrivare a circa 10 miliardi di euro, equivalenti a circa 100 mila euro per socio-azionista. Una cifra che, secondo Bloomberg, potrebbe spingere molti soci a vendere immediatamente le azioni ricevute per monetizzare.
L’idea del presidente è mantenere la maggioranza della proprietà nelle mani dei soci attuali, trasformati in decine di migliaia di piccoli azionisti, mentre una quota minoritaria verrebbe aperta a investitori istituzionali. Il modello richiama quello di alcune grandi società tedesche e, nelle intenzioni di Pérez, evita la presenza di un singolo socio dominante.
Per questo motivo, Pérez non sarebbe disposto a concedere a un unico fondo o investitore un’influenza dominante, preferendo l’ingresso di più soggetti con quote ridotte.
Il presidente mantiene una posizione critica verso le grandi potenze finanziarie, pur senza escludere partnership strategiche per lo sviluppo del club. È la stessa filosofia che ha guidato la spinta verso la Superlega e la joint venture con il fondo statunitense Sixth Street per la valorizzazione del nuovo Bernabéu.
Secondo Bloomberg, per Pérez la partita non si limita all’apertura del capitale: si tratta di una ridefinizione complessiva del Real Madrid come potenza economica globale, una delle poche fuori dalla Premier League capace di sostenere una crescita finanziaria a lungo termine. Ma il progetto porta con sé anche il rischio di mettere alla prova l’equilibrio centenario tra la proprietà collettiva dei soci e l’ambizione del suo presidente.
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