PianetaSerieB
·1 novembre 2025
Il solito Bortolussi risponde all’incornata di Merkaj: Andreoletti e Castori si stringono la mano, è 1-1 all’Euganeo tra Padova e Südtirol

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Difficoltà. Sembra che il Padova abbia superato brillantemente le difficoltà di adattamento al campionato di Serie B: dalla vittoria in rimonta sulla Virtus Entella, infatti, i ragazzi di Andreoletti hanno conquistato la bellezza di nove punti. E se non fosse per la rocambolesca sconfitta di Bari, il bilancio sorriderebbe ulteriormente e si starebbe addirittura parlando di zona playoff. Ma attenzione a volare troppo con la fantasia: la classifica è talmente corta da poter ribaltare i giudizi in un attimo. Il Südtirol, invece, ci è dentro fino al collo nelle difficoltà: complice la perenne emergenza legata agli infortuni, i biancorossi paiono in caduta libera sia in termini di risultati che di prestazioni. Castori, però, ha dalla sua un’esperienza decennale nel gestire questo tipo di situazioni: ergo, non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima tempesta che attraverserà. Il tecnico marchigiano si affiderà ad una speranza fondata: quella che, di norma, dalle difficoltà si esce più forti di prima.
Il Padova di Matteo Andreoletti affronta all’Euganeo il Südtirol di Fabrizio Castori. Pianeta Serie B propone di seguito il resoconto del match.
Sin dalle prime battute si può denotare lo spirito battagliero di entrambe le compagini: il Südtirol ha cominciato con il coltello tra i denti e sembra il lontano parente della squadra assai remissiva vista nelle ultime uscite, ma pure il Padova dimostra di non essere da meno a livello di grinta e mordente. È Buonaiuto il più pimpante dei primi venti minuti: il numero 92 si mette in mostra con un paio di accelerazioni e un tentativo di sforbiciata comunque apprezzabili. Primo tempo carico di tensione e foga agonistica, ma avarissimo di emozioni: al netto di un tiro alto di Kofler e un sinistro di Simone Davi facilmente disinnescato, Sorrentino e Adamonis si devono sporcare i guanti in rare occasioni. Questo è il copione rispettato fino al 43′, quando un episodio squarcia completamente a metà il match: Molina sfida Buonaiuto sulla fascia destra, si ritaglia lo spazio necessario e piazza un traversone sulla testa di Merkaj, che svetta su un Capelli disattento e non lascia scampo a Sorrentino. Gli altoatesini passano così in vantaggio con il primo, vero pericolo creato in tutti e 45 i minuti, mentre i biancoscudati sono chiamati ad invertire una prestazione sin qui troppo fioca e inconcludente.
È tutto un altro Padova quello che rientra in campo nel secondo tempo: i veneti, feriti nell’orgoglio e vogliosi di raddrizzare la gara, ripartono con la sesta marcia. Al 47′ l’area di rigore biancorossa è luogo di un episodio destinato a far discutere: Varas viene lanciato in profondità e Simone Davi, nel tentativo di prendere posizione, allarga il braccio sul volto del centrocampista ecuadoriano. Il direttore di gara Perri, dopo un silent check con il VAR, decide di lasciar correre e non intervenire. Nonostante la girandola di cambi operati da Andreoletti, la reazione vera e propria si ammoscia parecchio, complice la bravura del Südtirol nell’amministrare il vantaggio. Al 68′ a portare un po’ di freschezza ci pensa il neoentrato Seghetti, che si lancia in un’azione personale, sfugge agli avversari e crossa rasoterra per l’accorrente Capelli: l’esterno biancoscudato pesca l’angolino, ma Kofler è provvidenziale nel salvare il risultato respingendo quasi sulla linea di porta. Gli altoatesini tornano a bussare dalle parti di Sorrentino, ma il solito asse Molina-Merkaj si conclude con un colpo di testa centrale dell’attaccante albanese. La partita sembra scivolare verso un epilogo già deciso, ma ci pensa un altro episodio estemporaneo a sbaragliare gli equilibri: all’82’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Sgarbi devia con il piede sul braccio largo di Kofler. L’arbitro inizialmente non si accorge di nulla, ma successivamente viene richiamato all’OFR dal VAR e concede il calcio di rigore in favore del Padova. Dal dischetto si presenta il solito Bortolussi, che rimane freddo e insacca alla sinistra di Adamonis: il portiere biancorosso indovina la traiettoria ma non può nulla. Dopo la trasformazione del rigore entrambe le squadre rinunciano a qualsiasi tipo di rischio e si accontentano del pareggio.
Si conclude 1-1 la sfida generazionale tra l’esordiente Matteo Andreoletti e la leggenda Fabrizio Castori: il Südtirol annusa a lungo il colpaccio, propiziato dalla zuccata di Silvio Merkaj, ma il rigore dell’onnipresente Mattia Bortolussi riequilibra la sfida e permette al Padova di proseguire nella striscia di quattro risultati utili consecutivi. I biancorossi si distaccano leggermente dalle posizioni meno ambite, così come i veneti, che rimangono nel limbo di metà classifica a distanza di sicurezza dai problemi.









































