Calcio e Finanza
·17 settembre 2025
Inchiesta ultras Inter, dopo Beretta anche Ferdico collabora con i PM

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·17 settembre 2025
Nuovi sviluppi nell’inchiesta che negli ultimi anni ha travolto alcuni esponenti storici della Curva Nord interista. Come riportato dall’ANSA, anche Marco Ferdico, già condannato a 8 anni dopo il maxi blitz della Dda di Milano di un anno fa, avrebbe deciso di collaborare con i magistrati, seguendo così la strada intrapresa da un altro ex leader del direttivo ultrà nerazzurro, Andrea Beretta.
Dalle dichiarazioni rese da Ferdico sarebbe emerso un ruolo diretto nella pianificazione di una rapina a mano armata da circa 120mila euro avvenuta nel 2022 in provincia di Cremona. L’ex capo curva, secondo quanto riferito agli inquirenti, si sarebbe autoaccusato di essere stato il basista di un’aggressione a mano armata avvenuta tre anni fa a Ripalta Cremasca, durante la quale una “persona facoltosa” fu attirata in trappola e derubata di un orologio di lusso e cinque bracciali d’oro.
Nei verbali Ferdico ha inoltre fatto il nome di Daniel D’Alessandro, detto Bellebuono, arrestato lo scorso aprile in Bulgaria in un filone dell’inchiesta sull’omicidio di Vittorio Boiocchi, lo storico capo ultrà dell’Inter ucciso a Milano il 29 ottobre 2022. Beretta, dal canto suo, aveva già tirato in ballo Ferdico nel “cold case”, attribuendogli il ruolo di basista e mandante della rapina.
“Oggi sono qui per chiudere tutti i capitoli aperti che mi riguardano”, avrebbe dichiarato Ferdico davanti al pm di Cremona, ammettendo che in quel periodo lui e D’Alessandro erano assidui consumatori di cocaina e avevano bisogno di denaro per finanziarsi.