Calcio e Finanza
·6 novembre 2025
Inghilterra, stop al minuto di silenzio in campo: sarà utilizzato solo per eventi calcistici

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·6 novembre 2025

Il minuto di silenzio prima delle partite in Inghilterra non verrà più concesso per commemorare la memoria di persone non legate al mondo del calcio. Secondo il mondo del pallone d’Oltremanica, sono infatti troppi gli episodi per cui si è scelto di ricordare personalità che non avevano a che fare con lo sport.
Questa decisione, come riporta il quotidiano britannico The Times, è stata presa dalla Football Association, la Premier League e dalla English Football League, la seconda divisione del calcio inglese. Queste tre istituzioni hanno creato un gruppo di lavoro per concordare la risposta coordinata del calcio inglese ai principali eventi mondiali, in un contesto di crescente pressione affinché lo sport intervenga su questioni internazionali. Con questo nuovo approccio, salvo un forte legame con il calcio in merito a un evento globale o anche nazionale, l’indicazione sarà che non venga osservato un minuto di silenzio, né che l’arco di Wembley venga illuminato.
Rimane, infatti, a discrezione dei singoli club il proprio comportamento in caso di eventi locali di lutto non legati al calcio. Un esempio pratico è quello dei Bolton Wanderers, del Salford City e delle due squadre di Manchester che hanno osservato un minuto di silenzio dopo l’accoltellamento avvenuto lo scorso mese in una sinagoga nella città inglese, ma l’iniziativa non è stata replicata a livello nazionale, nonostante le richieste da parte di alcuni gruppi affinché ci fosse una risposta unitaria.
In caso si verifichi un fatto grave con collegamento diretto al calcio, il protocollo studiato dalle tre istituzioni prevede una commemorazione generale, come avvenuto dopo la morte del giocatore del Liverpool Diogo Jota. Il gruppo di lavoro ha inoltre fornito linee guida ai club riguardo all’esposizione di bandiere o striscioni nazionali negli stadi. Molti tifosi avevano esposto bandiere ucraine dopo l’invasione russa del 2022, ma le tensioni esplose con la guerra Israele-Gaza hanno portato a una revisione: ora tutte le società devono vietare le bandiere dei Paesi coinvolti in conflitti armati. Il WEWG (World Events Working Group), che include rappresentanti dei club di tutte le quattro divisioni e delle tre organizzazioni calcistiche, dovrà anche guidare la risposta del calcio inglese in caso di un grave evento non calcistico nel Regno Unito.
I protocolli del WEWG non riguardano in alcun modo, invece, le iniziative portate avanti dai calciatori, come inginocchiarsi in campo contro il razzismo. Allo stesso modo, nel weekend si terranno le commemorazioni per il Remembrance Sunday, con papaveri sulle maglie che sono già presenti dallo scorso fine settimana, pratica legata anche al ricordo degli ex giocatori caduti nelle due guerre mondiali.
Nel recente passato, le autorità calcistiche britanniche furono ampiamente criticate dopo che l’arco di Wembley non fu illuminato a seguito dell’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023 dove morirono 1.139 persone con molti rapiti, che solo ora sono potuti tornare dai loro familiari, compresi i corpi dei prigionieri uccisi. L’arco fu illuminato con i colori dell’Ucraina per l’invasione russa nel 2022. Invece, per Israele fu disposto solamente un minuto di silenzio per tutte le vittime innocenti, senza menzionare specificamente gli israeliani uccisi. Il mese precedente, in ogni stadio della Premier League era stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Marocco e dell’alluvione in Libia, ma crebbe la preoccupazione che tali dimostrazioni stessero diventando così frequenti da perdere di significato.
La decisione di rivedere totalmente l’approccio a eventi di questo tipo è stata presa dopo gli eventi successivi a Gaza, dove, secondo le stime della Croce Rossa Britannica, sono state uccise 61mila persone, tra cui 17mila bambini. Secondo i protocolli approvati dal WEWG in occasioni come la morte di un monarca, il governo interverrebbe con linee guida specifiche, come avvenne quando le partite furono sospese dopo la morte della Regina Elisabetta II nel settembre 2022.
La Federcalcio inglese ha inoltre stabilito che l’arco di Wembley verrà illuminato solo in occasione di eventi calcistici o di intrattenimento, e non più per sostenere cause sociali o commemorare eventi globali. Gli organizzatori degli spettacoli allo stadio avranno comunque un certo controllo sull’illuminazione: l’arco è stato illuminato di giallo per un concerto dei Coldplay, mentre l’anno scorso l’inno dell’Arabia Saudita è stato suonato e l’arco colorato di verde e bianco — i colori nazionali sauditi — prima di un incontro di boxe dei pesi massimi promosso dal Paese del Golfo.









































