Calcionews24
·3 ottobre 2025
Inter, almeno 3 settimane senza Thuram: il piano di Chivu per sostituirlo

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·3 ottobre 2025
L’infortunio di Marcus Thuram è una tegola pesante, ma non ferma i piani dell’Inter. Cristian Chivu, costretto a rinunciare al suo attaccante per circa un mese, ha già pronta la strategia per sopperire alla sua assenza, trasformando un problema in un’opportunità per i giovani talenti della sua rosa. L’obiettivo è arrivare alla supersfida contro il Napoli del 25 ottobre, data del probabile rientro del francese, avendo trovato nuove certezze.
Come scrive La Gazzetta dello Sport, il tecnico non si affiderà a un solo sostituto, ma a una rotazione studiata tra i suoi giovani attaccanti, chiedendo a tutti un esame di maturità.
«L’alternanza tra i giovani rampanti paga, perciò Chivu progetta di proseguire su questa strada da qui fino alla sfida col Napoli del 25 ottobre, quando Thuram dovrebbe verosimilmente tornare a disposizione. Bonny-Lautaro domani, con Pio pronto a entrare in corsa e incidere come in Sardegna, Esposito col capitano più avanti, magari alla ripresa dalla sosta nel delicatissimo faccia a faccia con la Roma all’Olimpico: tutti gli incastri sono possibili, anche se l’ex Parma ha caratteristiche simili a quelle di Marcus e Pio ha struttura e attitudine da centravanti. Perché una cosa è sicura nell’Inter di Chivu: saper cambiare registro tattico è il primo esame da superare per potere stare tra i grandi».
La linea è tracciata. Nell’immediato, a partire dalla gara di domani contro la Cremonese, il partner di Lautaro sarà Ange-Yoan Bonny, considerato l’alter-ego di Thuram per caratteristiche fisiche e tecniche. Alle sue spalle, però, scalpita Pio Esposito, che si è già dimostrato un’arma letale a partita in corso e che potrebbe trovare una maglia da titolare in sfide delicate come quella contro la Roma.
Chivu chiede versatilità e prontezza a tutti. L’assenza di Thuram diventa così un banco di prova per i giovani e per la capacità della squadra di adattarsi, di “cambiare registro tattico”, come vuole il suo allenatore. Una necessità che si trasforma in un esame per dimostrare di essere, veramente, una grande squadra.