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·27 dicembre 2025
⚫🔵 Inter, Chivu: “Atalanta ostica, non sarà facile. Non giudichiamo Luis Henrique, ha qualità. Sul mercato…”

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·27 dicembre 2025

Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, ha tenuto quest’oggi l’ultima conferenza del 2025. Ecco quanto raccolto da FcInterNews.
Domani sfida contro un’Atalanta che ha cambiato passo, che partita si aspetta e quanto conterà l’approccio?
“Sempre stata una partita ostica a prescindere dalla guida, hanno costruito qualcosa di importante con Gasperini e hanno mantenuto la stessa identità. Sono una squadra competitiva, hanno vinto l’Europa League. Ultimamente con Palladino hanno trovato continuità per vincere per mantenere l’identità. Non sarà facile, contro l’Atalanta non è mai semplice, per l’intensità e la verticalità che mettono dobbiamo essere bravi e coraggiosi, mantenendo la voglia di andare alla ricerca di vincere seconde palle ed essere concreti sulle poche chance ce ti concederanno”.
Come si avvicina alle trattative di mercato?
“Ci sono 5 giorni fino all’apertura di mercato, per un allenatore è sempre difficile parlarne perché significa mancare di rispetto ai propri giocatori. Un allenatore non verrà mai davanti a voi dicendo ciò che manca e cosa serve, vuol dire che i 25 a disposizione non sarebbero all’altezza. Mi fermerei qui, volevo spiegarlo”.
Il tuo bilancio del 2025 e cosa ti aspetti del 2026?
“Non parlo di me stesso, ma della squadra e ella società, quello che abbiamo vissuto in questi mesi. Sono stati mesi difficili all’inizio, per il vissuto e la fine della scorsa stagione, ma abbiamo fatto di tutto per rimetterci sulla strada della competitività. Abbiamo lavorato sodo, lasciando alle spalle la delusione del passato, le nostre mancanze, ci siamo messi in carreggiata e abbiamo provato ad aggiungere cose che servivano a questo gruppo dal punto di vista tattico e mentale. Non siamo perfetti ma stiamo cercando di migliorare gli aspetti che a volte indirizzano l’andamento di una stagione. Abbiamo fatto buone cose, altre meno, stiamo cercando di toglierci difetti sia collettivi che individuali. Anche se siamo a dicembre dire che è un cantiere aperto non è facile, ma la realtà è che una squadra che vuole essere competitiva debba mantenere le proprie ambizioni”.
Nel gennaio 2009 a Bergamo perdeste 3-1, Mourinho si arrabbiò molto. Per l’Inter è arrivato il momento del salto di qualità sulla cattiveria e la concentrazione?
“Ci sono partite importanti da giocare, poi ci sono quelle che indirizzano l’andamento di una stagione. Per noi sono tutte importante, è la mentalità giusta, non andare in campo pensando sia facile ma cercando di essere la miglior versione che abbiamo nel bene e nel male. Ci si giudica un po’ troppo sulle piccole cose, certo i piccoli errori possono indirizzare una partita ma ci stiamo lavorando. Non dobbiamo perdere di vista il fatto di osare, una squadra che ha ambizioni deve osare ogni giorni, cercare di migliorare tatticamente e motivazionale”.
L’assenza di Dumfries ha creato un problema, manca un sostituto. Luis Henrique è una soluzione definitiva essendo per caratteristiche più simile a Dumfries o è arrivato il momento di Diouf?
“La responsabilità di ogni giocatore è importante, Luis Henrique essendo uno dei nuovi arrivati, trovandosi una realtà diversa a cui era abituato, viene giudicato o criticato per ogni piccolo dettaglio. Per lui non è semplice ma in questa circostanza non l’ho visto non all’altezza di una squadra come l’Inter. Ha fatto il suo, ha dato il suo contributo alla causa. Ovvio che poi possiamo dire gli sia mancata l’iniziativa, le aspettative, ma da quello che ha mostrato in campo non ha fatto meno di altri compagni. Denzel è importante per noi, per il suo apporto anche in termini di gol, ma non possiamo giudicare Luis Henrique in base ai gol che segna. Dobbiamo dargli tempo per esprimere al massimo le sue qualità perché grazie a Dio ne ha”.









































