Inter Fiorentina, la panchina di Pioli scotta ma non è ancora a rischio: il tecnico studia la miglior formazione con pochi cambiamenti | OneFootball

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·29 ottobre 2025

Inter Fiorentina, la panchina di Pioli scotta ma non è ancora a rischio: il tecnico studia la miglior formazione con pochi cambiamenti

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Inter Fiorentina, la panchina di Pioli scotta ma non è ancora a rischio: il tecnico studia la miglior formazione con pochi cambiamenti. Le idee

La Scala del calcio è pronta ad accogliere Inter-Fiorentina, una sfida tra due squadre che vivono momenti diametralmente opposti. I nerazzurri di Cristian Chivu, pur feriti dalla sconfitta di Napoli, restano nelle zone altissime della classifica. I viola, al contrario, navigano in acque agitate: penultimi in classifica, sono reduci da un pareggio dolceamaro contro il Bologna (rimontato da 0-2) e dalla rabbia per la sconfitta contro il Milan, decisa da un rigore contestato.

Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, nonostante la classifica preoccupante, la partita di stasera a San Siro non rappresenta un ultimatum per Stefano Pioli. Il tecnico, forte di un super triennale, gode ancora della fiducia della squadra e, ufficialmente, della dirigenza, anche se il presidente Rocco Commisso non si vede in Italia da sette mesi. Tuttavia, le voci su un possibile futuro sostituto iniziano a circolare: si parla di un contatto con Daniele De Rossi, ex Roma e da sempre molto legato al direttore sportivo viola, Daniele Pradè, attualmente contestato.


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Pochi cambi e l’assenza di Sabiri

Per la difficile trasferta contro il club meneghino, Pioli deve fare i conti con un’assenza dell’ultimo minuto. Oltre al lungodegente Lamptey, mancherà anche il trequartista marocchino Abdelhamid Sabiri, uscito malconcio dalla gara di domenica e non convocato (dovrebbe rientrare per la sfida contro il Lecce). Il tecnico sembra intenzionato a cambiare pochi uomini rispetto all’undici anti-Bologna. In difesa, il giovane Pietro Comuzzo (classe 2005) potrebbe far rifiatare l’esperto Pablo Marì, che ha giocato anche nella trasferta europea di Vienna. A centrocampo, Rolando Mandragora si prepara a festeggiare la sua 100ª presenza in Serie A con la maglia gigliata, mentre per affiancarlo è aperto il ballottaggio tra Cher Ndour e Simon Sohm al posto di Fagioli.

Dubbio Gosens, in attacco fiducia a Kean e Gudmundsson

Il dubbio più interessante riguarda la corsia di sinistra, dove l’ex nerazzurro Robin Gosens non sta attraversando un gran momento di condizione fisica. Per questo, scalpita il giovane rampante Pietro Fortini (classe 2006), che si è messo in luce positivamente nelle sue ultime apparizioni. In attacco, Pioli resta fedele alla sua filosofia: non più di due punte dall’inizio. La logica porta alla conferma della coppia che ha firmato la rimonta contro il Bologna: Moise Kean affiancato da Albert Gudmundsson. Entrambi si sono sbloccati su calcio di rigore, un’iniezione di fiducia importante. Per Kean si tratta del secondo gol stagionale, stesso bottino dello scorso anno a questo punto. Pronti a subentrare a gara in corso l’esperto Edin Dzeko e Roberto Piccoli.

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