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·30 maggio 2025

Inter, Marotta: «Nuovo modello con Oaktree. Giocatori asset per il futuro»

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«In 20 anni, la Premier League ha triplicato i suoi ricavi rispetto a noi». E’ solamente una delle considerazioni di Giuseppe Marotta, presidente e amministratore delegato dell’Inter, all’interno di un approfondimento realizzato da The Athletic in vista della finale di Champions League che vedrà i nerazzurri protagonisti contro il PSG.

«Ciò che manca di più in Italia sono stadi moderni in grado di generare maggiori ricavi nei giorni di partita», ha affermato Marotta. «Questo potrebbe raddoppiare i nostri incassi. Rispetto al resto d’Europa, questo è il nostro maggiore handicap. Siamo ultimi in termini di investimenti nelle strutture e nelle infrastrutture degli stadi».


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Non solo stadi. Sul tavolo c’è anche il tema dei diritti tv: «Un altro fattore importante è cercare di ottimizzare la vendita dei diritti televisivi», ha proseguito Marotta. «Non tanto quelli domestici, ma quelli esteri. Rispetto alla Premier League, il rapporto è di 1 a 10».

Quella in arrivo sarà la quarta finale di Champions League nella carriera di Marotta. Solo Adriano Galliani, storico amministratore delegato del Milan, ne ha raggiunte di più in Italia. Prima che l’Inter lo assumesse, Marotta ha lavorato per la Juventus, che tra il 2015 e il 2017 ha raggiunto due finali in tre anni.

Sui segreti del successo, l’AD nerazzurro ha aggiunto: «Prima di tutto i proprietari devono avere fiducia nella dirigenza. Se hanno fiducia, allora servono due qualità: una è la competenza, l’altra è l’etica del lavoro e la cultura aziendale. Un senso di appartenenza. Questi valori sono assolutamente essenziali. Non è il denaro che fa vincere, ma questi aspetti».

Questo nonostante l’arrivo di una nuova proprietà. Anche se con Oaktree, ha spiegato Marotta, ci sono cose che cambieranno rispetto alla gestione della famiglia Zhang: «Abbiamo concordato con i nuovi proprietari, Oaktree, che prima di tutto hanno portato stabilità e sicurezza finanziaria, di creare un modello diverso e implementarlo nella prossima stagione. Saranno fatti investimenti su profili leggermente più giovani che rappresentano un vero valore, giocatori con potenziale che sono un asset per il presente e per il futuro».

Quella dell’Inter è stata una stagione veramente estenuante. Rispetto ai nerazzurri, i campioni d’Italia del Napoli non hanno partecipato alle coppe europee e sono usciti presto dalla Coppa Italia. L’Inter ha giocato 19 partite in più. Si tratta di mezza stagione in più, e il Mondiale per Club deve ancora iniziare.

«È importante unirsi per ridurre leggermente il calendario calcistico. Giocare 60 partite all’anno è faticoso. A mio avviso, il primo passo per la Serie A dovrebbe essere la riduzione del numero di squadre da 20 a 18 — come ha fatto la Bundesliga (e la Ligue 1, ndr), e come stanno considerando anche altri Paesi», ha detto Marotta. «Ridurre la Serie A a 18 squadre e allineare meglio i calendari internazionali con FIFA e le federazioni sarebbe un grande passo avanti».

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