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·17 ottobre 2025
Inter, terminata la conferenza di Chivu: Le condizioni di Thuram e la scelta del portiere contro la Roma

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·17 ottobre 2025
Si è conclusa da pochi minuti la conferenza stampa di Christian Chivu, tecnico nerazzurro, in vista del match contro la Roma di sabato sera alle ore 20:45 all’Olimpico di Roma.
Il tecnico rumeno ha raccontato del suo rapporto con Gasp: “Con Gasperini l’esperienza è stata breve, ma ho avuto una buona impressione. Ho avuto anche conferma in quello che lui ha continuato a fare per l’innovazione che ha portato a Bergamo. A un certo punto ci siamo ispirati, abbiamo capito che è una cosa fattibile per il calcio italiano. Gode di tutta la mia stima e ammirazione, così come era quando è stato il mio allenatore. Avevo fatto una preparazione come non accadeva da molti anni. Aveva cercato di cambiare modulo, io sarei stato il suo braccetto di sinistra: ci divertivamo, purtroppo i risultati non ci sono stati. E’ stato mandato via presto, poi ha dimostrato il suo valore e le sue idee. Sono contento perché è diventato un allenatore che ha ispirato tanti giovani”.
Su Thuram e sugli altri indisponibili: “Quando rientra Thuram? Non lo so. I giocatori sono tornati bene senza problemi: gli unici sono Darmian e Di Gennaro. Thuram non ha ancora ripreso, a breve inizierà a fare la riatletizzazione perché sta meglio, ha iniziato già a correre: speriamo di averlo presto. Chi gioca con Lautaro? Chi ha detto che gioca Lautaro (ride, ndr)? Abbiamo tre attaccanti, vediamo domani chi giocherà”.
Sul portiere: “Gioca Sommer? Sì”.
Infine, ha dato un suo parere sull’attuale mediaticià di Francesco Pio Esposito: “Hype esagerato? Io un’idea ce l’ho, ne parlo con lui perché mi sembra giusto dargli qualche consiglio. Dobbiamo essere consapevoli che lui sia un giocatore dell’Inter e della nazionale, la pressione fa parte del gioco. Dà fastidio quando ci si mette a speculare con confronti che non hanno senso. Lui ha dimostrato che anche a 20 anni ci sa fare e ci sa stare. Deve adattarsi alle richieste della società e del calcio internazionale, lui è un giocatore internazionale. E’ un profilo importante, apprezzato e ammirato ovunque. Bisogna non dimenticarsi che è un ragazzo giovane, in due mesi gli è cambiata la vita. Era quello che desiderava, è salito sul palco, deve ballare, deve imparare a stare e anche ad accettare gli errori. La cosa più importante è che ha ancora margini di miglioramento”.
Raffaele Morra
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