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·30 maggio 2025

Inzaghi: «Pavard? Sensazioni positive! PSG? Inter se la giocherà così»

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Simone Inzaghi si è espresso nella conferenza stampa della vigilia della finale di Champions League tra PSG e Inter. Di seguito le sue dichiarazioni.

PSG-INTER – LA CONFERENZA STAMPA DI INZAGHI

Inzaghi, che Inter hai in questo momento? Che stagione è stata?


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L’esperienza che ci lascia Istanbul è nella preparazione e come arrivare alla finale. Sappiamo che ogni partita ha una storia a sé. Abbiamo cercato di curare tutti i dettagli. Manca la rifinitura di oggi, ma toccando ferro avrò tutti i giocatori a disposizione. Questo è successo solo in tre partite quest’anno. C’è grande fiducia perché avere tanti giocatori a disposizione ci aiuta nelle scelte.

La Champions League può essere la chiusura di un ciclo?

Rispondo adesso per tutti, sul mio futuro: c’è una partita di Champions League domani, dopo parleremo insieme alla società per fare il bene dell’Inter. C’è una grandissima emozione ogni volta che si gioca una partita di Champions League, la finale è qualcosa di diverso. Ma l’abbiamo ampiamente meritato, manca l’ultimo passo, quello più importante.

Inzaghi, parlando con Luis Alberto mi ha detto che secondo lui tu sei un allenatore molto sottovalutato. Tu credi questo? Credi che anche l’Inter sia sottovalutata?

Luis Alberto è un giocatore che mi ha dato tante soddisfazioni, mi fa piacere ricordarlo. Inter e Inzaghi sottovalutati? Non lo so, ma posso dire che questi ragazzi hanno dato sempre tutto. Abbiamo perso qualche volta, ma mettendoci sempre tutto quello che avevamo. Siamo molto orgogliosi di rappresentare l’Inter nell’ultimo atto di una finale di Champions League, una competizione che da piccolo sognavo di vincere. Da calciatore non ci sono riuscito, ma da allenatore ho raggiunto due finali.

Due anni fa arrivate da sfavoriti contro il Manchester City, lo stesso contro il Bayern Monaco e Barcellona. Domani il pronostico sarà più equilibrato: cambierà l’approccio?

Ogni partita fa storia a sé, in campo non vanno gli ingaggi e la qualità della rosa e neanche i fatturati. Vanno in campo dei giocatori che dovranno stare attenti ai particolari. Due anni fa eravamo ampiamente sfavoriti, ma il campo ha detto che ce la siamo giocati ad armi pari.

Inzaghi, è stata una giornata molto difficile, cosa ha visto nei giocatori che le da fiducia? Fisicamente sono tutti a disposizione?

Il lato psicologico è importante, abbiamo lavorato molto bene. Abbiamo lasciato da parte la delusione del campionato. Abbiamo lavorato nel migliore dei modi, i giocatori sono tutti a disposizione. Poi toccherà a me scegliere domani mattina, ho ancora qualche dubbio, ma ho visto determinazione e non ossessione.

L’Inter ha una delle rose più vecchie nel panorama calcistico europeo, l’età media è sui 30 anni. Il PSG è una squadra giovane e veloce: quale sarà l’opzione migliore per quanto riguarda il piano di gioco?

Un allenatore prova a immaginare nella propria testa una partita, ma non sempre va come tu immagini. Sappiamo che avversario incontriamo, il PSG è prima in Europa per possesso palla. Noi siamo primi nel nostro campionato e tra le migliori in Europa. Bisognerà fare una partita dove dovremmo giocare bene tecnicamente e di avere un buon palleggio per togliere il più possibile palla al PSG.

Inzaghi, come sta Pavard?

Sta bene, ha fatto dei buoni allenamenti negli ultimi giorni. Le sensazioni sono positive, manca l’allenamento di oggi e se starà bene giocherà. Per noi è molto importante, ultimamente è mancato.

Che influenza ha il capitano all’interno dello spogliatoio?

Volevo Lautaro Martinez e Barella perché sono il capitano e il vice perché sono importantissimi per me e tutta la squadra. Da tanti anni sono all’Inter e hanno la maglia dell’Inter cucita addosso. Quando è il momento giusto si fanno sentire, hanno grande rispetto dei propri compagni. Mi fido ciecamente di loro.

Inzaghi, questo sogno sembra così vicino…

Per vincere una partita del genere servirebbero tanti dettagli che dobbiamo migliorare, sapendo che di fronte avremo una grandissima squadra che ha meritato la finale come l’Inter e con un grandissimo allenatore come Luis Enrique che ammiro tanto come persona e come professionista.

Si può parlare di Inzaghi che ha definito un’era all’Inter. ll risultato di domani sera può cambiare il giudizio sul futuro?

Tra vincere e perdere domani ci sarà tutta la differenza del mondo, ci siamo già passati nel bene e nel male. Questi ragazzi sanno tutto quello che il calcio ti può dare e ti può togliere. Il nostro più grande desiderio è quello di poter regalare ai nostri tifosi una grandissima soddisfazione. Ieri li abbiamo sentiti ad Appiano Gentile, non dimentichiamo il bene che ci hanno fatto. Tutta la Curva Nord sarà con noi anche se non fisicamente.

Inzaghi, come stai e cosa chiedi di speciale a te stesso e ai tuoi giocatori? Così vicini a una partita che vi può portare nella storia

Ho chiesto concentrazione, determinazione, ma non ossessione. Dovremmo essere liberi di testa, sappiamo come si preparano determinate partite: abbiamo campioni del Mondo e campioni d’Europa. Ci siamo arrivati nel modo migliore, la partita domani può essere frutto di episodi e dovremmo essere bravi a indirizzarli.

Tu che sei gestore di uomini, dov’è il confine tra la tensione per coronare un sogno e la paura di non riuscirci?

Noi dobbiamo andare in campo non con l’ossessione, ma con la determinazione di vincere questa partita. Sapendo che dall’altra parte ci sarà una squadra forte. Ce la giocheremo con le nostre armi. Chiaramente ci dà grandissima fiducia il percorso che abbiamo avuto, che è stato difficile. Siamo arrivati fin qui, ma non vogliamo fermarci.

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