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·19 dicembre 2025

Italia, Gattuso scuote l’ambiente azzurro: “Inutile piangersi addosso. I giovani italiani stanno crescendo”

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Alla vigilia della semifinale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Milan, Gennaro Gattuso prende la parola e lo fa con il tono diretto che lo contraddistingue.

Italia, Gattuso scuote l’ambiente azzurro: “Inutile piangersi addosso. I giovani italiani stanno crescendo”

Intervenuto ai microfoni Mediaset pochi minuti prima del calcio d’inizio a Riad, il commissario tecnico della Nazionale ha offerto una lettura lucida della sfida e, soprattutto, una riflessione più ampia sul tema della presenza degli italiani nel nostro campionato.


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Parole che vanno oltre la singola partita e che toccano uno dei nervi scoperti del calcio italiano.

Napoli-Milan, equilibrio totale secondo Gattuso

Da doppio ex, Gattuso ha analizzato il match senza sbilanciarsi, sottolineando la qualità delle due squadre e il lavoro degli allenatori.

“È una partita aperta, sono due squadre organizzate con due allenatori che fanno la differenza. Difendono molto bene entrambe ed è difficile fargli gol. È complicato dire chi possa vincere”.

Un giudizio che fotografa una semifinale ad alto livello tattico, in cui i dettagli e la gestione dei momenti potrebbero risultare decisivi.

Bartesaghi e i giovani nel mirino della Nazionale

Tra i temi affrontati dal Ct c’è anche quello legato ai giovani italiani emergenti. Il nome più caldo è quello di Davide Bartesaghi, reduce da una doppietta in campionato e questa sera inizialmente in panchina.

Alla domanda su una possibile convocazione nei playoff, Gattuso apre senza esitazioni.

“Perché no? Sta facendo molto bene. Ci sono lui, Palestra e Zaniolo, ma anche tanti altri ragazzi che stanno facendo bene”.

Un messaggio chiaro: le porte della Nazionale non sono chiuse, e chi dimostra continuità e personalità può entrare nel giro azzurro, indipendentemente dall’età.

Pochi italiani in campo? Gattuso non fa drammi

Il dato è evidente: nella semifinale di Riad nessun italiano titolare nel Milan e solo tre nel Napoli. Un tema ricorrente nel dibattito calcistico, che però Gattuso affronta senza allarmismi.

“C’è Ricci che è stato convocato, peccato per l’infortunio di Gabbia. Sappiamo che la media di italiani che giocano nel campionato italiano è del 23-24%. È inutile stare a piangerci addosso”.

Il Ct invita a prendere atto della situazione e a guardare avanti, senza trasformare il problema in un alibi.

L’obiettivo Mondiale come priorità assoluta

Gattuso riporta il discorso sul piano della responsabilità collettiva, indicando una direzione precisa.

“Abbiamo l’obiettivo di tornare al Mondiale, che è fondamentale per tutto il Paese. È inutile stare qui a parlare di cosa si può o non si può fare, lo sappiamo. Concentriamo tutte le energie sul prossimo obiettivo”.

Una dichiarazione che racchiude la filosofia del Ct: meno lamentele, più lavoro. La crescita dei giovani passa dal campionato, ma anche dalla capacità della Nazionale di creare un percorso credibile, competitivo e meritocratico.

Un messaggio netto al sistema calcio

Le parole di Gattuso non sono uno sfogo, ma una presa di posizione chiara. Il problema dei pochi italiani esiste, ma non si risolve con il vittimismo. Serve programmazione, fiducia nei giovani e una visione condivisa.

Bartesaghi, Palestra, Zaniolo e altri profili rappresentano segnali incoraggianti. Ora, per Gattuso, è il momento di trasformare questi segnali in certezze. Con un obiettivo che non ammette più rinvii: riportare l’Italia al Mondiale.

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