Calcionews24
·30 dicembre 2025
Javier Zanetti svela: «L’Inter è la squadra del mio cuore, la squadra di cui sono innamorato. Ho ricevuto offerte ma…»

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Ai microfoni di Sky Sports UK, in occasione della prima edizione della MagiCup — il nuovo torneo giovanile internazionale che a giugno porterà in Florida le migliori squadre U12 e U13 del mondo — il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, è intervenuto così.
MAGICUP – «Mi sarebbe piaciuto molto partecipare a un torneo come questo perché sono cresciuto in un quartiere molto piccolo e molto povero dell’Argentina. Nessun bambino che cresce in questi quartieri immagina mai di avere questo tipo di opportunità. Ecco perché, quando io ed Eduardo Frisicaro abbiamo iniziato a pianificare cosa sarebbe potuto essere, credo che siamo tornati entrambi a quando eravamo bambini e quell’opportunità si è presentata a noi; ed è per questo che dico che sarà un’esperienza unica e indimenticabile per questi ragazzi».
SU CHIVU – «Sono molto contento e molto soddisfatto perché penso che Cristian meriti questa opportunità. Anche quando eravamo compagni di squadra, Cristian era un giocatore molto intelligente. Ora si è dedicato all’allenamento e siamo molto felici e compiaciuti che sia lui a guidare la nostra squadra. È sempre stato chiaro che aveva le capacità per crescere come allenatore».
SULLA POSSIBILITÀ DI ALZARE UN TROFEO IN STAGIONE – «Prevedo una stagione molto equilibrata, soprattutto nel campionato italiano, perché ci sono quattro o cinque squadre separate da un solo punto. L’importante è che l’Inter sia sempre competitiva. E penso che questo valga sia che l’Inter giochi in Champions League sia che giochi in Serie A. Dimostriamo sempre di essere competitivi e questo sicuramente ci avvicina molto al successo».
IL MIO AMORE PER L’INTER – «L’Inter è la squadra del mio cuore, la squadra di cui sono innamorato. Ho ricevuto offerte dalla Spagna e dall’Inghilterra per andare a giocare lì, ma la verità è che sono rimasto all’Inter perché volevo davvero lasciare il segno in questa istituzione. Sapevo che Massimo Moratti, il nostro presidente di allora stava facendo grandi sacrifici affinché l’Inter potesse vincere titoli importanti, il tempo mi ha dato ragione»









































