Inter News 24
·8 settembre 2025
Juve Inter, Chivu punterà su questa formazione: la scelta sul cambio modulo

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·8 settembre 2025
Sabato sera all’Allianz Stadium andrà in scena il primo derby d’Italia della stagione 2025/2026. Una sfida che non ha bisogno di presentazioni, ma che in casa Inter assume un significato particolare: sulla panchina ci sarà Cristian Chivu, ma, per certi versi, sembrerà ancora l’Inter di Simone Inzaghi.
Come riportato da Calciomercato.com, il tecnico rumeno si avvicina alla partita contro la Juventus con un undici titolare che, salvo sorprese, ricalcherà in gran parte quello del suo predecessore. In mezzo al campo, Henrikh Mkhitaryan resta in vantaggio su Petar Sucic, mentre in difesa il ballottaggio tra Manuel Akanji e Yann Bisseck pende ancora a favore del tedesco. Un segnale che deresponsabilizza parzialmente Chivu, ma che al tempo stesso mette in luce i limiti del mercato estivo e le risorse a disposizione.
Fin dal suo insediamento, l’ex tecnico del Parma aveva lasciato intendere la volontà di proporre qualcosa di diverso dal consueto 3-5-2. Aveva chiesto calciatori funzionali a un progetto più “ibrido”, con un centrocampo a due e tre giocatori offensivi in grado di rendere la squadra meno prevedibile. Le parole di Piero Ausilio e Giuseppe Marotta avevano confermato questa intenzione, ma alla prova dei fatti la rosa non è stata costruita per stravolgere i vecchi equilibri.
Così, con l’avvicinarsi della sfida più sentita, Chivu si trova “obbligato” a riproporre il sistema che ha fatto la fortuna di Inzaghi, affidandosi ai veterani e a una matrice tattica consolidata.
I dati raccontano che, tolto il finale di Inter-Udinese, quando Chivu provò un assalto più offensivo, il modulo adottato è sempre stato il 3-5-2, con qualche variazione negli interpreti ma non nella sostanza. Solo un tentativo di verticalizzare di più e qualche lancio lungo verso le punte rappresentano elementi di novità.
Ironia della sorte, l’ultima vittoria a Torino prima dell’era Inzaghi risaliva al 2012, con Stramaccioni e il suo 3-4-2-1. Ora, tredici anni dopo, l’Inter si affida a un assetto che profuma ancora di passato recente: contro la Juventus, Chivu dovrà dimostrare che non è solo un erede, ma un allenatore capace di lasciare il segno.