Juventusnews24
·6 ottobre 2025
Juve Milan, la moviola dei giornali: «Il contatto che ha portato al rigore sembra lieve. Kelly tocca col braccio sul finale di partita ma…»

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·6 ottobre 2025
Una partita intensa, a tratti spigolosa, ma gestita con personalità dall’arbitro Marco Guida. Questa, in sintesi, l’analisi dell’ex arbitro Gianpaolo Calvarese che, sulle colonne di Tuttosport, ha promosso la direzione di gara del fischietto di Torre Annunziata in Juventus–Milan, pur sollevando un grande dubbio sull’episodio più importante del match: il calcio di rigore concesso ai rossoneri. MOVIOLA JUVE MILAN
Secondo l’analisi di Calvarese, Guida ha interpretato bene la partita nel primo tempo, lasciando correre e tenendo alta la soglia del fischio, come si conviene a un big match. Corrette le decisioni di non intervenire su due lievi contatti in area bianconera protestati dal Milan. Giusta anche l’ammonizione a Fofana per un calcio involontario a Locatelli, anche se, a suo dire, sarebbe potuto starci un giallo anche per Gimenez per un intervento a gamba alta.
L’episodio chiave, quello che lascia molti dubbi, arriva però nella ripresa. Si tratta del calcio di rigore concesso al Milan per il contatto tra Kelly e Gimenez.
Calvarese riconosce che la dinamica, vista dal campo, possa aver tratto in inganno l’arbitro, che si trovava in ottima posizione. Tuttavia, rivedendo le immagini, la sua valutazione è molto critica.
Secondo l’ex arbitro, “il contatto alto sembra essere lieve e non c’è uno sgambetto basso”, elemento che avrebbe reso la decisione più oggettiva. Si è trattato quindi di un rigorino, un fischio molto generoso che ha rischiato di decidere la partita. Fortunatamente per la Juve, l’errore di Pulisic dal dischetto ha vanificato le conseguenze di una decisione apparsa ai più molto dubbia.
Corretta, infine, la scelta di non fischiare un altro penalty nel finale per un tocco di braccio di Kelly su tiro di Loftus-Cheek, in quanto la posizione era congrua. La pagella di Guida, per Calvarese, è dunque sufficiente, ma con una macchia pesante che, senza l’errore di Pulisic, avrebbe scatenato molte polemiche.