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Emanuele Garbato·26 ottobre 2025
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Emanuele Garbato·26 ottobre 2025
La sconfitta della Juventus contro la Lazio è impietosa. La squadra di Igor Tudor perde 1-0 disputando una prova pessima, non risultando quasi mai pericolosa e al tempo stesso priva di identità. (Leggi qui il nostro live).
Ci si attende un post-partita piuttosto intenso, poiché la sensazione è che si sia arrivati a un punto abbastanza basso per tirare le somme.
I bianconeri non segnano da 394 minuti, sono a 8 partite consecutive senza vittoria e hanno perso le ultime 3. I segnali di scoramento da parte della società adesso rischiano di trasformarsi in avvisaglie di esonero. La posizione di Tudor non è mai stata così in bilico.
Quattro gare senza segnare non si verificano dal 1991, ciò dimostra quanto questa crisi sia ancor peggiore di quella dell'anno scorso con Thiago Motta (che allo stesso punto della stagione aveva ben 4 punti in più.
Già la scorsa settimana avevano cominciato a circolare voci di esonero di Igor Tudor. Da un lato c'è la consapevolezza che per chiunque è difficile subentrare con un calendario ora serratissimo, dall'altro è evidente che ormai ci siano scricchiolii. Il club è chiamato a una decisione.
Secondo il giornalista di Sky Sport Giovanni Guardalà, se il rendimento continuasse a essere questo l'allenatore rischierebbe la panchina.
L'allenatore ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN:
"A parte Cambiaso e l'errore di David, la squadra è entrata bene. È un momento brutto, ma dobbiamo restare uniti. L'abbiamo preparata nel modo giusto, ma ci manca sempre qualcosa. Dietro sbaglia sempre qualcuno e così si perdono partite, ci sentiamo malissimo.
Oggi abbiamo provato a mettere due attaccanti, abbiamo anche usato l'attacco a 4 per ritrovare i gol ma al momento ci mancano. Tutti sono responsabili, ora per fortuna si gioca subito e con una vittoria si può ripartire. Situazione brutta, ma zero drammi.
Al mio esonero non ci penso, vivo nel presente e non me ne frega niente del futuro. Voglio fare quello che posso, con lucidità. Yildiz aveva bisogno di riposo e allora ho scelto due come Vlahovic e David. Se nessuno segna, è difficile.
Cambiaso era in difficoltà. C’era l’idea di quel terzino che fa tutta la fascia e che attacca da ala. Non mi è piaciuto come lo ha interpretato Andrea e allora ho fatti questo cambio“.
Queste, invece, le esternazioni in conferenza:
"Il momento è bruttissimo, l'abbiamo preparata per vincerla anche bene e invece non ci siamo riusciti. Dobbiamo dare qualcosa di più. Abbiamo avuto il doppio degli xG della Lazio, però bisogna metterla dentro e fare bene l'ultimo passaggio altrimenti è inutile. Ne abbiamo provate molte, ma non basta.
Calendario in discesa? Per noi sono tutte difficili, è un'idea che ho fatto passare da subito. Che si giochi subito è un bene. Se voglio che intervenga la società? Domanda per me inutile, non ha nessuna importanza.
Se penso alle dimissioni? Non faccio passi indietro, ma solo avanti. Non ho parlato con la società dopo la partita, ma solo con la squadra. Tutti ci sentiamo male e delusi."
📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors









































