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·4 ottobre 2025
Juventus, Daspo a vita per tre tifosi del Parma dopo insulti razzisti a Weston McKennie

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·4 ottobre 2025
La Juventus ha preso una posizione netta contro il razzismo. A poco più di un mese dall’episodio avvenuto all’Allianz Stadium durante Juventus-Parma del 24 agosto, il club bianconero ha annunciato di aver applicato il divieto di accesso a vita nei confronti di tre tifosi gialloblù che avevano rivolto insulti razzisti al centrocampista statunitense Weston McKennie.
Secondo quanto ricostruito, al termine della gara di campionato McKennie stava svolgendo alcuni esercizi di scarico insieme ai compagni non impiegati. In quel momento, tre sostenitori del Parma, presenti nel settore ospiti, lo hanno preso di mira con espressioni discriminatorie.
Grazie al sistema di videosorveglianza interna e al lavoro delle forze dell’ordine, i responsabili sono stati identificati con precisione.
La risposta della Juventus
Il club bianconero, applicando il Codice di Condotta valido per lo Stadium, ha comunicato ufficialmente la decisione:
“Juventus Football Club, che condanna con fermezza questo grave episodio e ogni manifestazione di razzismo, ha deciso di applicare nei confronti dei responsabili di tali atti il ‘Gradimento’, ai sensi del Codice di Condotta, che prevede il divieto di accesso alle manifestazioni calcistiche organizzate dal club”.
In sostanza, per i tre tifosi coinvolti scatterà un Daspo a vita, che impedisce loro di entrare all’Allianz Stadium per qualsiasi evento legato alla Juventus.
Non è un caso isolato
Questa non è la prima volta che la società torinese adotta provvedimenti così severi. In passato il Codice di Condotta era già stato applicato in occasione di:
Juventus-Roma del 30 dicembre 2023
Juventus-Torino del 9 novembre 2024
Un segnale che conferma la linea dura del club contro comportamenti discriminatori e violenti.
Un messaggio forte contro il razzismo
Con questa decisione, la Juventus ribadisce la propria posizione: tolleranza zero verso chiunque utilizzi gli stadi come teatro di discriminazione. L’episodio che ha coinvolto McKennie si inserisce in un contesto più ampio, che vede il calcio internazionale impegnato nel contrasto al razzismo e nella promozione di ambienti sportivi inclusivi.
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