DirettaCalcioMercato
·3 novembre 2025
Juventus, Spalletti: “Lottiamo per vincere qualsiasi cosa. Yildiz come Kvara e sul futuro di Vlahovic…”

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·3 novembre 2025

Luciano Spalletti ha presentato in conferenza stampa la sfida di Champions League della Juventus contro lo Sporting.
La Juventus si appresta ad affrontare lo Sporting in Champions League nella sfida in programma martedì sera alle ore 21. Questa partita segnerà l’esordio nella competizione europea di Luciano Spalletti nelle vesti di allenatore dei bianconeri dopo il successo in campionato ottenuto contro la Cremonese per 1-2. L’allenatore toscano ha presentato così la sfida in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.
Cosa vorrebbe rivedere domani? “Sono stato contento di aver fatto determinate scelte, perchè mi hanno dato delle giuste informazioni per andare avanti. Sullo Sporting? Partita difficilissima perchè sanno giocare a calcio e hanno un’idea molto precisa. Loro sono bravissimi a fare delle sostituzioni dei ruoli. Poi hanno grande qualità sulla trequarti”.
Come sta Yildiz? “Un buon punto di partenza è domandare all’altro dove si troverebbe meglio a giocare. Quando si domanda a lui dice che gli piace interpretare quella posizione di centro sinistra o spigolo nella fascia. Vanno bene tutte e due perchè è bravo se gioca da seconda punta, da esterno… quello che può disturbarlo un po’ è il rientro di 100 metri, ma ormai nel calcio moderno ci si deve adattare a fare anche questo. La tecnica, la spallata per far uscire l’avversario fuori dal campo per far vedere all’altro dove voglio andare”.
Che obiettivo ha in Champions? “Io ho detto di lottare per vincere e non di vincere. C’è differenza giocare per lottare e giocare per vincere. Noi abbiamo questa storia con la quale confrontarci, ma davvero sono l’allenatore della Juventus? Questo ci fa bene farlo perchè poi uno viene stimolato, come diceva Di Gre, a fare sempre meglio.
Fino a che la matematica non lo vieta noi dobbiamo ambire a lottare per vincere qualsiasi cosa. C’è anche uno slogan che dice: ‘non solo fino alla fine, ma oltre la fine’, quindi si va dritti a lottare su qualsiasi cosa”.
A Cremona ha visto qualcosa di sorprendente? “La vittoria di Cremona è merito dei calciatore e io non ho messo mano. Vi ringrazio delle belle cose che avete detto, ma rifaccio i complimenti a loro. Sono stati attenti alle richieste, alle risposte dal campo sono state corrette quelle che mi aspettavo. Sono sempre stati blocco squadra, difficilmente lunghi.
Oggi c’è stato un allenamento in più per potersi parlare, quello che mi fa piacere è vedere gli occhi con cui mi guardano. Questo per me è fondamentale e racconta della voglia dei calciatori e della disponibilità di voler far bene. Loro sono un buon gruppo dal punto di vista calcistico e umano”.
C’è un metodo per preparare una partita così difficile? “È una fortuna giocare la Champions, perchè è la suite del calcio. Poi per giocare questa competizione dobbiamo avere un’idea propria di cosa vuol dire essere squadra e dobbiamo proteggere questa idea con grande personalità. Bisogna avere il coraggio di scegliere quello che vogliamo fare. Non dobbiamo avere alibi perchè il calcio è questo. Noi dobbiamo andare dentro e scegliere di fare determinate cose”.
Ha stabilito delle regole? “Loro sono ordinatissimi e non bisogna riportare ordine. Quando ho cominciato facevo queste regole e i giocatori scoprono subito l’inganno. La regola migliore è il buon senso. Poi alla Juventus le regole ci sono sempre state. Io sto cercando di conoscere meglio la squadra e dare indicazioni. I giocatori spesso mi hanno insegnato tante cose, l’essenziale èavere voglia e usare bene il tempo”.
Yildiz può giocare? “È a disposizione. Io sono stato fortunato perchè ho avuto qualche grande calciatore. Kvara aveva quelle caratteristiche. Forse quello che ha avuto meno visibilità con un talento incredibile è stato Totò Di Natale. Yildiz è uno di quelli che in fondo la stagione riempie Instagram a tutti”.
Quanto la stimola l’idea di lavorare con Cambiaso e Vlahovic? “Ha parlato di due calciatori fondamentali per la nostra squadra, perchè Cambiaso è un calciatore modernissimo. Cambiaso è un calciatore fortissimo che ti può dare tantissime soluzioni, perchè ti aiuta a mettere nel proprio anche gli altri. Però deve diventare forte di testa però è tanta roba.
Dusan è leggermente avvantaggiato perchè lei è abituato alle pressioni di vestire una maglia del genere. Io ho parlato con lui mentre eravamo in ritiro. Lui sarebbe felicissimo di rimanere qui. Non è disturbato dal contrato e vuole giocare solo a calcio”.
Domani cosa vorrebbe vedere di suo? “Per la voce è colpa loro, perchè mi hanno fatto urlare nel finale di partita e mi è andata via la voce. Mi piacerebbe vedere che c’è un piccolo pensiero a quello che abbiamo fatto in allenamento oggi, che ci sia il riferimento a qualcosa che abbiamo detto oggi in allenamento e sarei già contento”.









































