Juventus Women, Peyraud-Magnin conferma le sue ambizioni future: «Spero un giorno di giocare in quel campionato». Così il portiere bianconero | OneFootball

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·24 ottobre 2025

Juventus Women, Peyraud-Magnin conferma le sue ambizioni future: «Spero un giorno di giocare in quel campionato». Così il portiere bianconero

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Juventus Women, Peyraud-Magnin conferma le sue ambizioni future: «Spero un giorno di giocare in quel campionato». Così il portiere bianconero dal ritiro della sua Nazionale

Pauline Peyraud-Magnin, portiere della Juventus Women, ha rilasciato una lunga intervista a Flashscore dal ritiro della Nazionale francese, in cui ha parlato della sua carriera e delle sue ambizioni future. Queste le sue dichiarazioni in vista della partita con la Germania, che ha eliminato proprio le transalpine all’ultimo Europeo.

LA DELUSIONE DOPO L’ELIMINAZIONE ALL’EUROPEO – «No, ho l’impressione di non avere ancora le parole. Senza voler usare questa partita contro la Germania in arrivo, voglio soprattutto ripartire su buone basi perché… Fino alla Germania non avevamo perso nessuna partita e, anche nei tempi regolamentari, non abbiamo perso. Non sono una persona che parla troppo del passato. Anche oggi mi chiede se ho le parole, ma no. Forse col senno di poi, forse tra 10 anni vedremo cose che non avevamo visto. Ma per ora, ho voglia di andare avanti, di vincere. Sono più in questo mood».


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NESSUNO INDISPENSABILE NELLA FRANCIA – «Non bisogna prenderla come stress. Sai benissimo che nel calcio tutto può andare molto velocemente. Ma se senti la pressione per questo, non fare questo sport. È certo che domani ci sarà qualcun altro al posto mio. E ne sono consapevole. E tutti ne sono consapevoli. E tutti dovrebbero esserne consapevoli. Va bene, vuol dire che c’è evoluzione, vuol dire che le giovani arrivano, ci spingono. C’è qualcosa che forse fa paura, ma io la prendo positivamente, nel senso che porta evoluzione, e quell’evoluzione sono stata io quando ho preso il posto di qualcun altro e… È così».

IL SEGRETO PER TENERE IL POSTO IN NAZIONALE – «Penso sia una sorta di resilienza quotidiana, la voglia di lavorare ogni giorno. Lavoro molto nel club. Quando dico molto, intendo molto. E voilà, per mantenere un livello molto alto, ho sempre voglia di evolvere, ho sempre voglia di dimostrare, ho sempre voglia di… Ho sempre questa fiamma dentro di me che fa sì che io resti qui, forse».

LEADER NELLA FRANCIA E NELLA JUVE – «Lo faccio già alla Juve, non è una cosa nuova per me. A volte parlo, prendo la parola davanti al gruppo, ma ci sono momenti in cui non ho bisogno di parlare perché siamo un gruppo che vive bene e quando qualcuno dice tutto, non c’è bisogno di aggiungere altro. E ci passiamo un po’ la palla così. È molto fluido. È una cosa che apprezzo enormemente».

SOGNI – «Io ho un sacco di sogni. Ho il sogno di… Non parlo di ora, ma forse più tardi, perché come portiere si può giocare fino a età un po’ più avanzate. Il mio sogno più grande era giocare negli Stati Uniti. Forse non ora, ma spero in futuro. Era uno dei miei sogni principali. E con la Nazionale, sogno sempre di vincere un titolo. Potrebbe accadere molto, molto presto».

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