Kean corre, lotta e si sacrifica: manca solo il gol. Il confronto con la scorsa stagione | OneFootball

In una Fiorentina battagliera e reduce da una prova d’orgoglio, Moise Kean è il giocatore che spicca di più. Anche nella prova contro la Juventus, è stato l’attaccante il miglior viola in campo: in questo momento, l’ex bianconero incarna forse più di tutti lo stato d’animo della sua squadra.

Vuole diventare il simbolo della riscossa viola. L’attaccante, recuperato dall’infortunio per trascinare la squadra fuori dalla zona calda, sta mostrando un atteggiamento nuovo, feroce, quasi rabbioso. In campo combatte su ogni pallone e nelle parole emerge una determinazione che non ammette alibi.

Kean MVP e leader della Fiorentina (ANSA) FiorentinaUno.com

Prestazioni e parole da leader per Kean

“Abbiamo fame, ci siamo allenati bene e sta a noi andare avanti così. Abbiamo avuto un forte impatto contro una grande squadra”. Parole firmate Kean nel post partita di ieri, dopo una prestazione di spessore che gli è valsa il premio di migliore in campo della Lega Serie A. Il suo atteggiamento è visibile, tanto allo stadio quanto dalla televisione, per i compagni è un riferimento e per gli avversari un pericolo costante.

Lo dimostrano i tanti falli guadagnati nella metà campo avversaria, la forza fisica nel coprire il pallone, gli uno contro uno in velocità con cui va costantemente via ai suoi marcatori. Ma anche le parole del suo allenatore: “E’ un leader, deve continuare così e noi dobbiamo essere bravi a servirlo meglio in area oltre che in ripartenza”, diceva Vanoli dopo il match di ieri contro la Juventus.

Vanoli e Kean combattivi per la salvezza viola (FiorentinaUno – ANSA)

Il confronto con l’anno scorso: i numeri

Kean rientrava dal problema alla tibia che gli aveva precluso anche la Nazionale e le prime risposte potevano anche essere meno positive. Invece già nel suo big match è tornato il trascinatore visto un anno fa: un tiro ad impegnare Di Gregorio, un missile fermato solo dall’incrocio e un gran bel numero di giocate che hanno fomentato per 90 minuti il pubblico del Franchi.

È mancato solo il gol e probabilmente sta qui, viste le sole due reti in undici presenze nella Serie A 25/26, la differenza essenziale rispetto alla passata stagione quando, allo stesso punto del campionato, al 12° turno, era già a quota 8, con una sola gara saltata come quest’anno. Ma i segnali provenienti da Fiorentina-Juventus vanno tutti nella stessa direzione: la squadra viola è viva e affamata di salvezza, con Kean in prima fila su tutti insieme a mister Vanoli.