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·21 novembre 2025

La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Fiorentina-Juventus

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Alle ore 18:00 di domani, sabato 22 novembre, la Juventus affronterà in trasferta la Fiorentina nel match valido per la dodicesima giornata della Serie A 2025/2026.

Mister Luciano Spalletti ha presentato così, nella conferenza stampa di vigilia, il match contro la squadra gigliata.


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VERSO LA FIORENTINA

«Firenze, la conosco bene perchè nel mio passato di vita sono stato lì. Accetterò qualsiasi tipo di accoglienza, ma soprattutto ci tengo a dire che una volta in campo io sarò l'allenatore della Juventus. Ho sempre rispettato tutti, non ho debiti con nessuno da un punto di vista morale, sono sereno. Mi aspetto una grande partita da parte dei miei giocatori perchè per noi sarà una gara molto difficile. Non troveremo soltanto un'avversaria che darà tutto, ma un'intera città che spingerà i giocatori della Fiorentina a fare il massimo domani. Dobbiamo dimostrare di essere gente da Juventus, professionisti da Juventus. Vanoli è un allenotore che mi piace, l'ho visto allenare e apprezzo molto il suo atteggiamento durante le partite».

LE CONDIZIONI E LA CRESCITA DEL GRUPPO

È chiaro che non ho avuto molti calciatori a disposizione durante questa sosta, ma con chi c'era ho approfondito aspetti importanti. È bella questa disponibilità da parte dei calciatori. Avevamo soltanto sette/otto calciatori, di conseguenza abbiamo avuto un po' di tempo a disposizione da dedicare a ognuno di loro. Dove abbiamo posto l'attenzione si è vista una grande risposta da parte dei ragazzi coinvolti. Il calcio, ormai, è una biblioteca aperta a tutti.

I rientranti dalle Nazionali? Meglio di così non si può chiedere, in questo Club sono tutti molto organizzati. Tutti hanno dimostrato grande voglia di allenarsi, anche chi era rientrato dopo tante ore di volo, e con i giusti carichi siamo riusciti a farli lavorare. Oggi li avremo tutti a disposizione.

Il lavoro vero, però, è un altro: riuscire a trovare una stabilità nostra dove poggiare la forza della squadra. È più un discorso di creare una base riconosciuta dai giocatori. Io sono contento di aver trovato quello che speravo qui alla Juventus.

Segnali di crescita? Noi abbiamo delle qualità e ci dobbiamo basare su queste qualità. Le dobbiamo conoscere, essere consapevoli, senza farci travolgere dai periodi in cui non riusciamo a essere la nostra migliore versione. In un gruppo bisogna condividere, conoscersi, stare insieme, avere la stessa passione. Tutti, indistintamente. Non bisogna soltanto passarsi il pallone, ci vogliono altri comportamenti, e in questa squadra ci sono tutte queste caratteristiche. Essere della Juventus non vuol dire essere presuntuosi, vuol dire anche non subirne le pressioni. La personalità è quella cosa che riesci a sviluppare in base al posto in cui ti trovi a doverla esercitare».

I SINGOLI

«In generale non è il ruolo che cambia il grande calciatore, ma è lui che porta sempre il suo stile di gioco con sè, in qualsiasi zona del campo lo metti. È una caratteristica tipica dei calciatori moderni. Dobbiamo capire dove vogliamo sfruttare le qualità di Koopmeiners e penso che in queste tre partite lui le abbia dimostrate. Sono contento che abbia risposto in questo modo, perchè non era scontato. Teun ha una grande personalità e in queste mie prime partite qui alla Juventus si è vista, ha tirato fuori la sua leadership. Noi ora abbiamo recuperato due difensori forti che torneranno a disposizione come Kelly e Cabal, di conseguenza Koopmeiners potremmo vederlo anche in una posizione più avanzata.

Yildiz? Kenan è quello che spacca gli schemi, offre un'altra prospettiva. Chiunque accende un dialogo con Yildiz lo accende con la squadra perchè lui rappresenta la squadra; ha i comportamenti del leader, per me è il massimo tutto ciò».

LA CONFERENZA INTEGRALE DI MISTER SPALLETTI

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