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·15 novembre 2025

La “pausa” di Conte tra riposo e riflessione: perché a Napoli si teme un segnale più profondo

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La Gazzetta dello Sport dedica oggi un’analisi alla decisione di Antonio Conte di fermarsi per qualche giorno durante la pausa delle Nazionali. Una scelta inconsueta, soprattutto per un allenatore noto per metodicità, ossessione per il dettaglio e intensità quotidiana.

La “pausa” di Conte tra riposo e riflessione: perché a Napoli si teme un segnale più profondo

Ed è proprio questa anomalia a far discutere più del riposo in sé.


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Una pausa che sorprende: Conte non è “uno qualsiasi”

Secondo la Gazzetta, ciò che colpisce non è la pausa in assoluto, ma che a chiederla sia stato Conte: “È l’incarnazione dell’ossessione, dell’intensità vista come metodo e identità”.

Un uomo che ha costruito la propria carriera su allenamenti estenuanti, doppi carichi, standard altissimi, tanto che Eder — uno dei suoi ex giocatori — ha recentemente raccontato di aver vomitato durante una delle sue famose sedute di lavoro.

Eppure, proprio lui ha scelto di tirare il fiato.

Le frizioni a Napoli e il contesto

Il Napoli, come ricorda la Gazzetta, ha vissuto nelle ultime settimane un clima non semplicissimo. Le doppie sedute, l’alto livello di intensità e un calendario fitto hanno generato lamentele nello spogliatoio. È in questo scenario che si inserisce la richiesta di Conte di fermarsi qualche giorno e di restare a Torino, lontano da Castel Volturno.

Non una settimana come le altre.

Una pausa che potrebbe parlare dello sport di oggi

L’analisi va oltre il singolo caso. Il quotidiano evidenzia come il riposo di Conte sembri quasi simbolico: lo sport moderno è saturo di impegni, compressione di calendari, viaggi, responsabilità crescenti.

Se perfino un allenatore strutturato come Conte sente il bisogno di allontanarsi, forse il problema riguarda l’intero sistema.

Oppure è qualcos’altro: una pausa che somiglia a un segnale

La Gazzetta però pone una domanda più scomoda: e se non fosse solo stanchezza? Se la pausa non fosse “di riposo”, ma “di riflessione”?

Il quotidiano utilizza una metafora eloquente: “Lo sappiamo tutti come va a finire nove volte su dieci: alla pausa di riflessione segue il ‘restiamo amici’”.

Un riferimento chiaro al rischio di una rottura tra Conte e il Napoli. Non oggi, non domani, ma come possibile conseguenza di un rapporto che potrebbe essersi incrinato.

Il significato di questa scelta

La pausa di Conte può essere letta in due modi:

Come limite umano, in un calcio che chiede troppo a tutti, anche ai più resistenti.

Come un segnale, un campanello d’allarme sul rapporto tra allenatore e squadra, già segnato da tensioni interne.

La verità, per ora, resta sospesa. E proprio questa sospensione rende la vicenda ancora più significativa.

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