Leoni Inter, pista di calciomercato riaperta? C’è feeling con il Parma dopo l’affare Esposito | OneFootball

Leoni Inter, il giovanissimo difensore dei ducali rimane un obiettivo dei nerazzurri: ecco cosa filtra sul centravanti

Altro che pista chiusa. Dopo le valutazioni pessimistiche dei giorni scorsi, La Gazzetta dello Sport torna a collegare Giovanni Leoni all’Inter, sottolineando come il club nerazzurro non abbia mai davvero abbandonato il dossier. L’attuale priorità di mercato si chiama Lookman, ma il nome del giovane centrale del Parma resta vivo. Anzi, il canale tra le due società è attivo, come dimostra la definizione imminente dell’affare Sebastiano Esposito.

Secondo la rosea, l’Inter si era temporaneamente defilata dalla corsa a Leoni per via delle richieste elevate da parte del club ducale, ma senza mai chiudere definitivamente i contatti. Ora, l’affare Esposito – in via di chiusura per 4 milioni di euro, con il 50% sulla futura rivendita – riaccende i riflettori anche sul giovane difensore. Non esiste un collegamento diretto tra le due operazioni, ma il buon rapporto tra i club alimenta le speranze nerazzurre.

D’altronde, sin dall’inizio il sogno dell’Inter era quello di affiancare il talento classe 2006 Leoni all’esperienza di Lookman. In questo momento, però, la concorrenza è folta e agguerrita: in prima fila c’è anche il Liverpool, pronto a scatenare un’asta che potrebbe far lievitare il prezzo oltre i 40 milioni di euro. A queste cifre, l’Inter difficilmente potrà partecipare.

Diverso il discorso rispetto a profili come De Winter, che interesserebbe solo in caso di partenza di uno tra Pavard e Bisseck. Leoni, invece, è valutato come un investimento strutturale, svincolato dalle cessioni. Le carte d’identità di Acerbi e De Vrij impongono riflessioni sul futuro della difesa. Il tecnico Chivu, che ha già lavorato con Leoni, lo considera uno dei ricostituenti ideali per rilanciare l’azzurro.

Tutto dipenderà dalle risorse residue dopo l’affare Lookman e da un eventuale abbassamento delle pretese economiche del Parma. Ma la corda tra Milano e Parma è tutt’altro che spezzata.