All Asian Football
·21 febbraio 2020
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·21 febbraio 2020
Oggi il calcio d’inizio della J-League 2020, la massima divisione calcistica in Giappone. Rispondiamo assieme al nostro esperto Danilo Servadei ad alcuni dei principali quesiti per questa nuova stagione calcistica, con focus sui campioni in carica del Yokohama F. Marinos, le ambizioni del Vissel Kobe dell’illusionista Iniesta, e quelle del Nagoya Grampus del nostro Ficcadenti.
In Giappone è difficile riconfermarsi campioni, nelle ultime cinque stagioni ben 4 diverse squadre hanno vinto il titolo. Riuscirà lo Yokohama F. Marinos a compiere l’impresa?
Lo Yokohama F. Marinos ha cambiato pochissimo rispetto alla scorsa stagione, riscattando Theerathon, Wada e Thiago Martins, oltre a prolungare il prestito di Edigar Junio. Il Tricolore ha le carte in regola per confermarsi, ma il doppio impegno campionato-Champions potrebbe togliere qualche punto, non essendo abituata a giocare tante partite. Molto dipenderà anche dai due capocannonieri della scorsa stagione, il trequartista brasiliano Marcos Junior e l”attaccante Teruhito Nakagawa. Ange Postecoglou si è dimostrato essere un allenatore di altissimo profilo e già in Champions lo Yokohama ha debuttato nella fase a gironi battendo sorprendentemente il Jeonbuk Hyundai in trasferta e poi ha travolto 4-0 il Sydney.
La storia del Vissel Kobe è cambiata negli ultimi mesi, vittoria della Coppa dell’Imperatore, vittoria in Super Coppa e debutto robonate in Champions League. Gli amaranto sono pronti per il salto di qualità in J-League?
Per il Vissel Kobe questo è l’anno in cui deve decidere se diventare grande ed i due trofei conquistati fanno capire come gli amaranto vogliano lottare per la posizioni di alta classifica quest’anno. Per il titolo è ancora un po’ presto, anche perché dietro la squadra concede molto, ma può tranquillamente ambire al podio con un Andres Iniesta che, come abbiamo visto in Champions League, è in una forma smagliante. Il Vissel Kobe ha dato l’addio a Podolski e David Villa, rimpiazzati dall’attaccante brasiliano Douglas, il quale ha destato delle ottime impressioni allo Shimizu S-Pulse.
Il Kashima Antlers ha perso la finale della Coppa imperatore ed è stato eliminato dalla Champions ai preliminari. Per i cervi è la fine di un ciclo?
Il Kashima non ha chiuso bene l’ultima annata, deludendo molto. Questo ha portato al cambio in panchina con l’arrivo del tecnico brasiliano Zago. Paradossalmente, l’uscita dalla Champions League può essere positiva in chiave campionato per il Kashima che potrà così concentrarsi sulla lotta per il titolo di campione di Giappone. Avendo solo campionato e coppa, i Cervi sono pericolosi e potranno sfruttare i doppi impegni di Tokyo e Yokohama F. Marinos per portarsi in testa alla classifica. Con Oiwa si è chiuso il ciclo, ma con Zago gli Antlers hanno intenzione di aprirne un altro. La cessione di Serginho è stata un duro colpo per l’attacco, ma Everaldo, arrivato dalla Chapecoense, potrà dire sicuramente la sua. Zago dovrà essere bravo ad amalgamare bene questo nuovo gruppo, rispetto allo scorso anno il Kashima è cambiato molto.
Ficcadenti al Nagoya Grampus, cosa aspettarsi dalla stagione del club guidato dall’italiano
Il Nagoya Grampus quest’anno vuole lottare per vincere qualcosa. Lo stesso Ficcadenti lo ha dichiarato durante la presentazione della squadra, affermando come i Grampus sono una squadra di alta classifica ed i tifosi non meritano una stagione come le due appena trascorse. La società della Toyota ha riportato alla base Mateus, protagonista coi Marinos lo scorso anno, e Yuki Soma, in prestito al Kashima, e potranno dare un grande contributo. La partenza di Izumi, trasferitosi al Kashima, potrebbe pesare per la leadership che aveva il giocatore in mezzo al campo, ma sono arrivati giocatori interessanti come Inagaki, Yamasaki ed Hiroyuki Abe, gente esperta in J-League e che darà sicuramente esperienza alla squadra. Quest’anno il Nagoya ha le carte in regola per stare tra le prime sei e Ficcadenti ha promesso ai tifosi che sarà una grande stagione.
Kawasaki Frontale, Tokyo, Urawa, Sanfrecce Hiroshima e Gamba Osaka. Tante squadre con ambizioni e storia, chi potrà sorprendere e chi avrà invece una stagione sotto le aspettative?
Dopo l’ultima deludente stagione, il Kawasaki Frontale è la squadra più pericolosa assieme al Kashima per la lotta al titolo. Stesso discorso per l’Urawa che lo scorso anno, forse per concentrarsi sulla ACL, ha giocato un campionato tremendo, non adatto a quella che è la sua storia. Senza Champions, l’Urawa potrà tornare a fare la voce grossa. Da tenere d’occhio nei Reds il neo-attaccante Leonardo che sia in J3 con il Tottori che in J2 con l’Abirex Niigata ha segnato più di 20 gol.
Difficile che il Gamba Osaka possa lottare per il titolo, la rosa è buona, ma vive di troppi alti e bassi. I nerazzurri hanno potenziale, ma credo potranno puntare minimo ad una posizione di medio-alta classifica. Diversamente, dopo l’ottimo campionato disputato lo scorso anno, il Cerezo Osaka può essere la sorpresa di quest’anno, con Lotina che sta facendo un buon lavoro, confermando quanto di buono fatto vedere con la Tokyo Verdy. Il Sanfrecce Hiroshima non ha acquistato grandi nomi, ma i viola sono sempre un club di alta classifica ed anche quest’anno diranno la loro nella lotta alla ACL. Jofuku è un allenatore carismatico e molto preparato e vorrà di certo migliorare il sesto posto dello scorso anno.
Il Giappone U23 ha deluso nell’ultima Coppa d’Asia di categoria uscendo alla fase a gironi. E’ però innegabile come il calcio nipponico sforni talenti ogni anno, dunque, quali sono i giovani talenti da tenere d’occhio?
In vista di Tokyo 2020, tanti giovani daranno il meglio di loro per ricevere la chiamata di Moriyasu. Da tenere d’occhio saranno Yuki Soma del Nagoya, già convocato in Coppa d’Asia U23 ed uno dei migliori nella deludente spedizione in Thailandia, Kyogo Furuhashi, attaccante classe 1995 del Vissel Kobe che è esploso nell’ultima stagione, Ryotaro Araki, attaccante classe 2002 del Kashima Antlers, a segno nel derby contro il Mito in amichevole dove è diventato il secondo giocatore più giovane a segnare con i Cervi dopo Osako, Jun Nishikawa, trequartista classe 2002 del Cerezo Osaka e seguito con interesse dal Barcellona per l’estate.
Keita Endo, esterno d’attacco classe 1997 dello Yokohama F. Marinos, anche lui autore di una grande stagione lo scorso anno ed ora dovrà essere bravo a confermarsi, Shoji Toyama, attaccante classe 2002 del Gamba Osaka che abbiamo già potuto ammirare al Mondiale u-17 e che quest’anno giocherà per la prima volta con la prima squadra, Koki Saito, seconda punta classe 2001 in forza al neo promosso Yokohama che giocherà per la prima volta in J1 dopo aver incantato in J2 lo scorso anno. Come ultimo aggiungi Ao Tanaka, mediano classe 2001 del Kawasaki Frontale. Ha giocato la Coppa d’Asia U23 ed uno dei talenti più interessanti dei Delfini