Locatelli, le parole del capitano non bastano per salvare Tudor: le dichiarazioni del centrocampista devono essere un monito in vista del prossimo futuro | OneFootball

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·27 ottobre 2025

Locatelli, le parole del capitano non bastano per salvare Tudor: le dichiarazioni del centrocampista devono essere un monito in vista del prossimo futuro

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Locatelli, le dichiarazioni del capitano post Lazio non salvano Tudor ma aprono degli interrogativi interni: è giusto il cambio in panchina per risollevare le sorti bianconere? La situazione attuale e quel precedente da evirare a tutti i costi

Dopo una notte di riflessioni ai piani alti della Juventus è arrivata verso l’ora di pranzo di lunedì 27 ottobre 2025 l’ufficialità dell’esonero di Igor Tudor da allenatore dei bianconeri. Fatale è stata la sconfitta contro la Lazio a Roma, per un beffardo destino proprio ultima panchina del croato prima dell’approdo alla Vecchia Signora. Non sono bastate le dichiarazioni di Manuel Locatelli, che nell’immediato post gara aveva scaricato il problema tattico propendendo per il fattore mentale ad influenzare troppo la squadra. Parole che sapevano di vicinanza al proprio allenatore ma che comunque non hanno migliorato la situazione del tecnico, ormai con le ore contate.

I dati come sempre aiutano ad analizzare meglio il rendimento della Juve: 3 sconfitte di fila in 7 giorni, 4 gare senza segnare cosa che non accadeva dal 1991 con Maifredi in panchina. Quella squadra, per dare un po’ di contesto, arrivò settima in classifica e non si qualificò per la prima volta alle coppe europee dopo oltre 25 anni di partecipazioni senza sosta (dati Opta). Ad oggi i bianconeri si trovano ottavi, al pari di Atalanta e Udinese, ma essendo solo all’ottava giornata c’è tutto il tempo di riprendersi. Ciò che preoccupa è anche il resto delle parole espresse da Locatelli: non sapere quale sia il problema della squadra.


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L’esonero di Tudor è la giusta scelta per risolvere i problemi della Juventus? Locatelli dice la sua, ora è aperta la caccia al prossimo allenatore bianconero

Se Locatelli sembra scaricare Tudor da un eccesso di responsabilità, ciò che colpisce è proprio l’ammissione del capitano di non capire quale sia effettivamente il problema della squadra. Dice, non tattico ma mentale, forse. Quindi di fatto sta “colpevolizzando” in primis gli stessi giocatori, col tentativo di toccare quei tasti più profondi e scuotere emotivamente il gruppo. Un gesto da capitano vero se letto da questo punto di vista, ma se interpretato diversamente può nascondere altre verità. Chiaramente la società sta passando non i suoi migliori anni, i cambi dirigenziali e di allenatori coprono confusione ed errori ben più profondi che solo il campo denota.

Il presente, al netto delle parole di Locatelli, riporta l’imperdonabile settimana di Tudor. Il tecnico che non era la prima scelta in estate è stato inizialmente riconfermato per volontà anche del gruppo ma semplicemente si è solo tardata una scelta che sarebbe dovuta avvenire prima. Ora i nomi che circolano son tanti: da Spalletti a Mancini, da Palladino a Thiago Motta (ancora a libro paga della Signora). Le soluzioni sono diverse, urge scegliere bene ed evitare gli stessi errori commessi dal Milan la scorsa annata: quindi bisogna investire in un tecnico che abbia la fiducia di tutti e che possa dare un’immediata svolta positiva alla squadra, magari individuando dei leader che proprio lo stesso Tudor aveva lamentato non avere.

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